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Mediaset: ecco norma governo anti-scalata Vivendi, 'istruttoria Agcom di 6 mesi'/Rpt

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Roma, 6 nov. (Adnkronos) - Una norma 'anti-scalata' Vivendi, che sembra voler evitare -dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue che ha 'bocciato' la legge Gasparri- l'assalto dei francesi alla roccaforte italiana Mediaset. In queste ore, mentre si attende che il dl risto...

Roma, 6 nov. (Adnkronos) – Una norma 'anti-scalata' Vivendi, che sembra voler evitare -dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue che ha 'bocciato' la legge Gasparri- l'assalto dei francesi alla roccaforte italiana Mediaset. In queste ore, mentre si attende che il dl ristori bis approdi in Consiglio dei ministri, ci si interroga nel governo sulle sorti della misura, su cui, spiegano fonti autorevoli all'Adnkronos, c'è un accordo trasversale di maggioranza: tutti d'accordo sulla norma e sulla necessità di approvarla prima della sentenza del Tar, attesa il prossimo 16 dicembre.

Per questo, la norma 'anti-scalata' potrebbe finire già oggi sul tavolo del Cdm, diventando un articolo del provvedimento che andrà a 'ristorare' le categorie più colpite dal nuovo Dpcm. Altra ipotesi sul tavolo, ma per il momento meno probabile, è che diventi un emendamento del governo al primo dl ristori, quello varato il 28 ottobre scorso e ora all'esame della commissione Affari costituzionali al **Senato**.

"La norma che si propone – si legge nella relazione illustrativa del testo, visionato dall'Adnkronos – prevede che qualora un soggetto si trovi ad operare contemporaneamente nei mercati delle comunicazioni elettroniche e nel Sic, anche attraverso partecipazioni azionarie rilevanti, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni svolga un’istruttoria, da concludersi entro il termine di sei mesi dall’avvio del procedimento, volta a verificare la sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo, tenendo conto, fra l’altro, dei ricavi, delle barriere all’ingresso nonché del livello di concorrenza nei mercati coinvolti, ed adotti eventualmente i provvedimenti di cui all’articolo 43, comma 5 del decreto legislativo n. 177 del 2005".