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Energia: borsa elettrica, a ottobre prezzo -17,5% su anno, -10,7% su mese (2)

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(Adnkronos) - Il diffuso calo della domanda favorisce la riduzione di tutti i prezzi di vendita, attestatisi a 42/45 euro/MWh sulla penisola e in Sardegna e a 52,69 euro/MWh in Sicilia. In un contesto caratterizzato da limitazioni ai transiti interni alla penisola, le flessioni mensili e annuali ris...

(Adnkronos) – Il diffuso calo della domanda favorisce la riduzione di tutti i prezzi di vendita, attestatisi a 42/45 euro/MWh sulla penisola e in Sardegna e a 52,69 euro/MWh in Sicilia. In un contesto caratterizzato da limitazioni ai transiti interni alla penisola, le flessioni mensili e annuali risultano più intese nelle zone centro-settentrionali (-5/-6 euro/MWh e -9/-10 euro/MWh), sostenute rispettivamente da una crescita dell’import e dell’offerta idrica. Ancora più decise le riduzioni del prezzo in Sicilia (-13/-14 euro/MWh), in presenza di ridotte limitazioni all’interconnessione con il continente, con l’isola che importa fino a saturazione del transito con il polo di Rossano solo in meno di un terzo delle ore (-42 p.p. su settembre e -19 p.p. sul 2019).

Torna ad accentuarsi la flessione annuale dell’energia elettrica scambiata nel Sistema Italia, pari a 23,4 TWh (minimo storico per il mese), che dopo essersi attestata attorno al -2% nel precedente bimestre, scende ulteriormente al -5,1%. In debole calo i volumi transitati nella borsa elettrica, pari a 17,0 TWh (-0,6% sul 2019), mentre resta in doppia cifra la riduzione delle movimentazioni over the counter registrate sulla PCE e nominate su Mgp, a 6,5 TWh (-15,4%). In virtù di tali dinamiche la liquidità del mercato, pari al 72,4%, aumenta di 3,3 punti percentuali sul 2019, pur in calo di 0,9 p.p. su settembre.

In termini di fonti, sulla nuova riduzione delle vendite nazionali pesa la decisa flessione delle fonti tradizionali (ai minimi per il mese di ottobre, -23,3% sul 2019), diffusa a livello zonale su tutte le componenti, ad eccezione del carbone in Sardegna (+46,4%), che risulta solo mitigata dalla netta crescita delle vendite da fonti rinnovabili (viceversa ai massimi per il mese, +28,9%), tra cui in evidenza l’idrico al Nord (+51,8%) e l’eolico al Sud (+78,5%). La quota delle vendite rinnovabili sul totale sale dunque al 42,1%, guadagnando 11,6 punti percentuali, persi dal gas