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"La chiamavano maternità": Racconto semiserio per mamme imperfette

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Palermo, 26 nov. (Adnkronos) - "La maternità è il più bel punto di non ritorno": in queste parole condensano il loro punto di vista sul diventare mamme le due autrici di "La chiamavano maternità" (Navarra Editore, 160 pagg., 15 euro), la giornalista pr...

Palermo, 26 nov. (Adnkronos) – "La maternità è il più bel punto di non ritorno": in queste parole condensano il loro punto di vista sul diventare mamme le due autrici di "La chiamavano maternità" (Navarra Editore, 160 pagg., 15 euro), la giornalista professionista Maristella Panepinto, e Laura Ruoppolo, storica dell’arte, compagne di scuola e grandi amiche che si sono ritrovate dopo vent’anni nel progetto giornalistico ed editoriale www.atuttamamma.net. Prime in Sicilia a raccontare "l’eccitante viaggio della maternità", in "un libro originale", con la prefazione di Simonetta Agnello Hornby, che si caratterizza "per la formula epistolare e il registro ironico: per mamme che non pretendono di essere perfette".

"La chiamavano maternità" – disponibile in tutte le librerie siciliane dal 30 novembre e sul territorio nazionale dal 10 dicembre e già acquistabile sul sito di Navarra Editore – verrà presentato in anteprima domenica 29 novembre alle 16.30 sulla Pagina Facebook di 'A tutta mamma' (e in cross-posting su quella di Navarra Editore) con la partecipazione delle autrici e della giornalista Elvira Terranova, caposervizio Adnkronos, che racconteranno, a partire da esperienze personali, "con schiettezza e il sorriso sulle labbra della fitta corrispondenza semiseria che costruisce il testo".

Dal "desiderio in nuce di avere una famiglia al parto; dall'allattamento ai primi anni di vita; dal desiderio di stare con i figli e non lavorare quando sono piccoli a quello contrapposto ma coesistente di avere una carriera propria e una vita privata non limitata all’essere “mamma”; da momenti gioiosi e aneddoti divertenti come le vacanze al mare, i compleanni o le vituperate chat di classe, al racconto delle paure più intime e di momenti difficili e dolorosi come gli aborti naturali, veri e propri lutti silenziosi, e i figli prematuri: un viaggio di trasformazione lungo una vita da affrontare con coraggio e ironia", raccontano le autrici. Il libro parla "con autenticità, dolcezza e ironia della maternità, sfuggendo agli stereotipi melensi e venendo a patti con l'inevitabile somma di sentimenti, che a volte non si allineano tra loro, che ogni madre affronta. Un libro per mamme che non pretendono di essere perfette, ma che accettano con serenità la propria umanissima e fisiologica imperfezione: perché, per le autrici, se c'è una certezza nella maternità, è proprio l'imperfezione, che rende unica ciascuna madre". "Un libro serio – come sottolinea Simonetta Agnello Hornby nella prefazione al testo – scritto con arguzia, intelligenza, onestà e tanto amore per la famiglia. La scrittura è profonda ma anche lieve e ironica; da ogni frase sprigionano entusiasmo per la vita e amore per la famiglia".