> > **Ue: Stefano a Conte, 'perplesso per cabina regia su Recovery fund, Cam...

**Ue: Stefano a Conte, 'perplesso per cabina regia su Recovery fund, Camere centrali'**

default featured image 3 1200x900

Roma, 2 dic. (Adnkronos) - In una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente della commissione per le Politiche Ue del Senato, Dario Stefano, in riferimento all'ipotesi di dar vita ad una cabina di regia per l'attuazione del Recovery plan, esprime "sincera per...

Roma, 2 dic. (Adnkronos) – In una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente della commissione per le Politiche Ue del Senato, Dario Stefano, in riferimento all'ipotesi di dar vita ad una cabina di regia per l'attuazione del Recovery plan, esprime "sincera perplessità rispetto alla creazione di quella che sarebbe, di fatto, una struttura decisamente avulsa dal diretto controllo parlamentare e nonchè alla collegialità del Consiglio dei ministri".

"Tale scelta -prosegue Stefano- determinerebbe un difficilmente giustificabile cambio di fronte rispetto agli impegni assunti proprio in Parlamento, e con il Parlamento, ma anche un più significativo e grave cambio di approccio proprio con l'organo principale della democrazia rappresentativa. Non sarebbe a quel punto azzardato parlare, nei confronti del piano di investimenti più rilevante della storia repubblicana, di una reductio del ruolo e delle funzioni del Parlamento a semplice, sporadico uditorio".

"Per questo -conclude il presidente della commissione Politiche Ue del Senato- continuo a ribadire che il coinvolgimento del Parlamento su questo tema non deve essere nè timido nè tanto meno intermittente, dal momento che la forza del Piano passerà proprio dalla condivisione parlamentare della responsabilità delle scelte. I benefici di un più diretto 'controllo' della pensata cabina di regia non possono valere il deficit di partecipazione e democrazia che solo il Parlamento può esprimere. Tema, questo, che mi permetto di sottolineare in ragione della funzione oggi svolta ma anche del sentito diffuso".