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**Governo: pressing su Conte, Pd teme stallo su Recovery, Iv 'prima verifica'** (2)

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(Adnkronos) - Oggi Nicola Zingaretti è tornato ad insistere sulla necessità di accelerare. "Per ricostruire fiducia bisogna approvare presto la bozza del Next Generation Eu, avviare il percorso parlamentare e coinvolgere il Paese nelle scelte strategiche sul futuro", ha scrit...

(Adnkronos) – Oggi Nicola Zingaretti è tornato ad insistere sulla necessità di accelerare. "Per ricostruire fiducia bisogna approvare presto la bozza del Next Generation Eu, avviare il percorso parlamentare e coinvolgere il Paese nelle scelte strategiche sul futuro", ha scritto il segretario su Fb. Mentre Andrea Orlando in un'intervista tv ha sollecitato il premier Conte ad assumere un ruolo perché "serve una guida politica", un metodo e un cronoprogramma.

"Il problema non è Conte, ma è individuare un metodo. Per gestire 209 miliardi servono metodo e strutture. Noi abbiamo fatto proposte che andavano verso un rafforzamento del ruolo di Conte, perché riteniamo che serva una guida politica e servano strumenti per esercitarla fino in fondo". Anche perché nella maggioranza c'è chi non fa mistero di puntare sulla caduta di Conte. E il rimpasto sarebbe ormai fuori tempo massimo. Anche oggi fonti Iv parlavano di "irritazione e imbarazzo per le veline" che li vedrebbero pronti alla retromarcia in cambio di qualche posto. Tuttavia, nella stessa area renziana, da settimane si ripete: "Sta a Conte decidere se dare vita a un Conte ter o aprire la strada a un Draghi 1".

Intanto, in chiaro, sia Iv e che Pd chiedono a Conte di lasciare la delega ai Servizi. "Credo sia necessario domandarsi se sia opportuno che resti tutto nelle mani del premier", dice Orlando. E per la prima volta anche i 5 Stelle ne parlano. "Dopo due anni credo che ci si possa interrogare seriamente sul tema, visto che sulla testa del presidente Conte grava anche l'enorme sforzo legato alla pandemia e alle trattative sul Recovery plan", dice Federica Dieni, parlamentare M5S al Copasir, a Il Foglio. Ma l'unità di intenti finisce qui. I dem infatti pensano a Roberta Pinotti o Marco Minniti per quel ruolo. Stoppa Dieni: "Se Conte la cede, deve assegnarla al M5s, che da partito di maggioranza relativa non controlla né la Difesa né l'Interno".