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Lombardia: sì unanime del consiglio regionale a legge sui disturbi alimentari (2)

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(Adnkronos) - A sostegno degli obiettivi viene stanziato un milione e mezzo di euro all’anno, che si aggiunge alle risorse già previste su questo tema per le attività in essere e che attualmente ammontano a circa 4 milioni di euro l’anno. "La legge –spiega la rel...

(Adnkronos) – A sostegno degli obiettivi viene stanziato un milione e mezzo di euro all’anno, che si aggiunge alle risorse già previste su questo tema per le attività in essere e che attualmente ammontano a circa 4 milioni di euro l’anno. "La legge –spiega la relatrice Tironi (Forza Italia)- ha preso spunto da una serie di visite a strutture lombarde che si occupano di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione come il Centro Pilota per il Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare degli Spedali Civili di Brescia e Villa Miralago a Cuasso al Monte in provincia di Varese".

Il provvedimento, dopo la sua approvazione in aula, è stato presentato in conferenza stampa nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli dove, oltre a Simona Tironi, sono intervenuti anche il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, il presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti, il dg dell’Asst Spedali Civili di Brescia Massimo Lombardo e l’attrice Ambra Angiolini, autrice del libro “InFame” in cui racconta la sua battaglia contro il disturbo alimentare della bulimia che l’ha accompagnata per 11 anni.

"Mi prendo l’impegno di portare questa legge lombarda a Roma all’attenzione del nuovo Governo Draghi insieme alla recente legge sul contrasto alle droghe e alle dipendenze", ha sottolineato Emanuele Monti. I disturbi dell'alimentazione sono la seconda causa di morte della popolazione femminile italiana in adolescenza dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani. In prevalenza sono interessati l’1% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 3% per bulimia nervosa. In Italia, le donne con anoressia sarebbero circa 25mila, mentre quelle con bulimia circa 100mila. I dati sono sensibilmente peggiorati durante la pandemia, con il lockdown e la solitudine prodotta dalla didattica a distanza. Al San Raffaele di Milano nell’ultimo semestre il numero di pazienti con queste patologie è più che raddoppiato e ha interessato prevalentemente studenti di 14 e 15 anni: ci sono almeno sessanta casi legati a repentine perdite di peso fino a 20 chili in poche settimane.