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Covid: sindaco denuncia, 'ora Lombardia lascia Rsa e disabili senza vaccino'

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Milano, 25 feb. (Adnkronos) - Regione Lombardia ha rimodulato la sua strategia vaccinale ma ha lasciato i disabili gravi senza vaccino, e così una Rsa importante come la Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Lo denuncia il sindaco della cittadina del milanese, Simone Negri. Nella sua nuova strate...

Milano, 25 feb. (Adnkronos) – Regione Lombardia ha rimodulato la sua strategia vaccinale ma ha lasciato i disabili gravi senza vaccino, e così una Rsa importante come la Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Lo denuncia il sindaco della cittadina del milanese, Simone Negri. Nella sua nuova strategia vaccinale, che oggi parte da alcuni Comuni tra Brescia e Bergamo, "il commissario Bertolaso annuncia di fare circa 4mila inoculazioni al giorno. Peccato che, per raggiungere l'obiettivo, adesso decidano di tagliare dosi al personale e ai pazienti delle Rsa", osserva Negri.

"Le conseguenze sul territorio sono disastrose: solo ieri la Sacra Famiglia di Cesano Boscone ha subito una brusca interruzione senza alcuna spiegazione né riprogrammazione da parte degli uffici di Ats. Tutto questo è inaccettabile, abbiamo già visto cosa è in grado di fare il virus in strutture socio-assistenziali di quelle dimensioni, non possiamo tollerare che vengano tolte dosi di vaccini ai disabili gravi e gravissimi, laddove ci sono vite appese ad un filo. Giusto aiutare Brescia – prosegue il primo cittadino – la cui situazione è drammatica, ma Regione Lombardia avrebbe dovuto usare le dosi vaccinali in ordine di priorità".

Secondo i dati della Fondazione Gimbe, in Lombardia "abbiamo una percentuale altissima di vaccinati fra il personale non sanitario (pari al 28%) e solo dell'11% per gli ospiti delle Rsa. Percentuali molto distanti da quelle che si registrano, per esempio, in Veneto (15% non sanitari e 18% ospiti Rsa). Chiediamo sì, a Regione Lombardia, di sostenere le zone rosse ma di tutelare in particolare i disabili gravi e gravissimi che non possono assolutamente essere penalizzati in questo frangente: si rivedano le priorità, escludendo fin da subito tutte quelle categorie che possono aspettare qualche settimana".