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Mafia: Cassazione, 'su indennizzo Contrada omesse valutazioni su dolo o colpa'

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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - “La Corte di Appello di Palermo ha dedicato una stringata parte alla decisione in senso proprio svolgendo un ragionamento che, per plurimi aspetti, risulta insoddisfacente e contradditorio, oltre che in violazione di legge” . Lo scrivono i giudici della Quarta...

Roma, 25 feb. (Adnkronos) – “La Corte di Appello di Palermo ha dedicato una stringata parte alla decisione in senso proprio svolgendo un ragionamento che, per plurimi aspetti, risulta insoddisfacente e contradditorio, oltre che in violazione di legge” . Lo scrivono i giudici della Quarta sezione penale della Cassazione nella sentenza con cui il 20 gennaio scorso hanno annullato con rinvio l'ordinanza della Corte d'Appello di Palermo che aveva riconosciuto a Bruno Contrada, ex 007, la riparazione per ingiusta detenzione, quantificandola in 667mila euro.

“La corte territoriale – si legge – non ha tenuto conto che l’intera motivazione della decisione della Corte Edu non influisce sulle fonti di prova che hanno condotto i giudici di merito ad affermare la penale responsabilità dell’imputato, avendo il giudice europeo individuato la violazione dell’articolo 7 della Convenzione per la ritenuta imprevedibilità della condanna per il reato di concorso esterno in associazione di tipo mafioso. La Corte di Appello – sottolineano i supremi giudici – ha omesso ogni valutazione circa la sussistenza del dolo o della colpa grave del ricorrente, quali elementi ipoteticamente ostativi al riconoscimento del diritto alla riparazione. I giudici di merito hanno anche omesso di affrontare l’aspetto della eventuale colpa lieve, espressamente posto dall’avvocatura erariale” e nella liquidazione della somma – concludono i giudici di piazza Cavour – ha anche “superato il tetto massimo normalmente previsto di 516mila euro”.