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Mafia: Marzia Fragalà, 'mio padre ucciso 11 anni fa perché dava fastidio ai boss, ora verità' (3)

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(Adnkronos) - Cosa manca oggi di Enzo Fragalà avvocato? "Sicuramente la sua dialettica nelle aule di tribunale - spiega Marzia - il suo modo di esporre le sue cause, questo manca molto. Mio padre era una persona che si faceva voler bene sia dai colleghi che dai magistrati, nonostante ave...

(Adnkronos) – Cosa manca oggi di Enzo Fragalà avvocato? "Sicuramente la sua dialettica nelle aule di tribunale – spiega Marzia – il suo modo di esporre le sue cause, questo manca molto. Mio padre era una persona che si faceva voler bene sia dai colleghi che dai magistrati, nonostante avesse tanti scontri. Ma era rispettato". Come "padre e uomo" per Marzia Fragalà "manca oggi la sua solarità". "Mio padre era appassionato della vita, amante dello sport, dei viaggi, era un uomo molto vivo e vivace". Per Marzia Fragalà e la sua famiglia "ancora attendiamo tutta la verità" sulla morte del padre. "Già la sentenza di primo grado è stata un punto importante, il tema del movente su cui non c'è più dubbio che sia stato ucciso per mano mafiosa. Ora vogliamo però che il cerchio si chiuda e che tutti i responsabili vengano presi".

"Anche il mandante è stato individuato nella sentenza grazie alla collaborazione dei pentiti, aspettiamo questa nuova fase con l'appello", dice. Entro l'estate dovrà essere stata fissata l'udienza per il processo di secondo grado. "Però ancora non sappiamo niente". "Poi, sono da vedere le posizioni dei due assolti, comunque rimane sempre una sorta di dubbio, perché non vengono esclusi completamente dal momento dell'agguato, ma vengono messi in un momento successivo per fare un sopralluogo, ma la loro posizione ancora non è chiara". E sul collaboratore Francesco Chiarello, che secondo i giudici è "inattendibile" con un comportamento "inquietante" ed "allarmante", visto che ha dimostrato di "saper perfettamente costruire nei minimi particolari un racconto che, per sua stessa ammissione, era tuttavia falso", la figlia della vittima dice: "E' stato comunque utile perché dalle sue dichiarazioni si sono riaperte le indagini in una direzione precisa. Ovviamente la Corte poi ha ritenuto poi che le sue dichiarazioni erano contrastanti e poi c'è stata la 'confessione' di Siragusa a cui la Procura ha creduto, ma fino a un certo punto. Siragusa ha poi confermato tutta la dinamica dell'aggressione e ha parlato del mandante".

Ma cosa direbbe oggi Enzo Fragalà dell'attuale situazione politica? "Sarei curiosa di saperlo anche io – dice la figlia – certo, lui amava la competenza e la preparazione e non avrebbe mai accettato la mancanza di preparazione nell'ambito politico e professionale. Lui era un grande studioso, appassionato della storia". Poi aggiunge: "Ci manca, e tanto…". (di Elvira Terranova)