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**Sanremo: Ricchi e Poveri, 'ci ha visto litigare e fare pace, per noi quel palco è tutto'**

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Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Quel palco per noi significa tutto. Significa l'inizio, la storia della nostra separazione, del nostro ritrovamento. Sanremo è complice della nostra vita, ormai facciamo parte dell'arredamento. Gli dobbiamo tantissimo, va guardato e sostenuto"....

Roma, 26 feb. (Adnkronos) – "Quel palco per noi significa tutto. Significa l'inizio, la storia della nostra separazione, del nostro ritrovamento. Sanremo è complice della nostra vita, ormai facciamo parte dell'arredamento. Gli dobbiamo tantissimo, va guardato e sostenuto". Così i Ricchi e Poveri all'Adnkronos, alla vigilia della 71ma edizione del festival di Sanremo, commentano la kermesse che li ha visti trionfare nel 1985 con l'indimenticabile hit 'Se m'innamoro'.

Il quartetto composto da Marina Occhiena, Angelo Sotgiu, Angela Brambati e Franco Gatti, reduce dalla reunion che nel 2020 li ha visti ricongiungersi dopo tanti anni proprio su quel palco, esorta quindi gli italiani a guardare la manifestazione in tv, soprattutto per le difficoltà di questo anno così particolare. "Sarà un festival molto diverso, per via di tutti i problemi che ci sono, ma noi non vediamo l'ora di vederlo – dicono i Ricchi e Poveri- perché bisogna sostenerlo, e sostenere la musica in tutti i modi. Noi lo guarderemo da casa, e contiamo sul fatto che la gente deve stare a casa per forza, si esce meno, quindi si collegherà sicuramente…".

L'idea di un festival senza pubblico fa riflettere anche loro, che sono 'animali da palcoscenico ormai da tantissimi anni. "Il pubblico è sempre un pungolo importante quanto canti, specialmente se risponde bene -osservano- ma in questo momento, sapere che c'è un pubblico che ti sta seguendo da casa è importante, anzi. E' come averlo davanti, il compito di un artista è arrivare nelle case di tutti".