Roma, 1 mar. (Adnkronos) – Da supereroe, a jocker, ad astronauta. E forse prossimamente in doppio petto. I travestimenti di Beppe Grillo fanno parlare. Il comico "in una meta narrazione per attirare l'attenzione interpreta con segnali visivi il mood del momento e gioca sull'alone di mistero, non svelando mai le ragioni del mascheramento". A commentare i travestimenti di Beppe Grillo è Massimiliano Panarari, specialista di comunicazione pubblica e politica, nonché docente all'università Luiss Guido Carli, che interpellato dall'Adnkronos sulle 'maschere' del comico risponde: "Se il Movimento completerà il suo processo di responsabilizzazione ed istituzionalizzazione, cioè trasformazione di una struttura con un leader che sarà l'ex presidente Conte, quello che vorremmo vedere è un Grillo in doppio petto".
All'hotel Forum a Roma, dove Grillo si è presentato con la testa coperta da un casco usato come protezione anti Covid che ricorda quello di un palombaro o di un astronauta, il comico ha fatto "una scelta probabilmente connessa ad un breve testo pubblicato sul suo blog (il 18 febbraio ndr) in cui sfruttando la notizia del Perseverance aveva detto che i grillini non sono più marziani – spiega il politologo – Grillo cambia travestimento in relazione alla performance. Ed il Movimento è in perenne cambiamento come il suo frontman, che si trasforma in corrispondenza con il mutare dei 5s".
"E' un repertorio on-going – prosegue – di cui è impossibile individuare il canovaccio perché caratterizzato da un punto di forza strategico che è lo 'spiazzamento', poggiante a sua volta su una caratteristica principale del M5s, lo stato di attesa". Che maschera potremmo aspettarci in futuro? "Non faccio previsioni – risponde il docente della Luiss – ma da un punto di vista politico mi sembra che il Movimento 5 stelle vada verso la grisaglia, il doppio petto. Verso un movimento che deve strutturarsi maggiormente nella chiave di un partito".
(di Roberta Lanzara)