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Migranti: Carola Rackete firma appello per Mediterranea 'Sotto attacco politico-giudiziario' (3)

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(Adnkronos) - "Il pubblico ministero sostiene che c'era un “accordo finanziario” tra gli armatori della Mare Jonio e la Maersk Tankers. Questa accusa è già stata dimostrata falsa da una dichiarazione dettagliata della compagnia danese e non è necessario sof...

(Adnkronos) – "Il pubblico ministero sostiene che c'era un “accordo finanziario” tra gli armatori della Mare Jonio e la Maersk Tankers. Questa accusa è già stata dimostrata falsa da una dichiarazione dettagliata della compagnia danese e non è necessario soffermarci qui ancora su questo punto – si legge nell'appello -Più importante è il fatto che il caso Maersk Etienne è parte integrante di una relativamente lunga storia di misure e politiche europee che mirano a scoraggiare le navi commerciali dall'impegnarsi in operazioni di salvataggio in mare – si legge ancora nell'appello firmato da Carola Rackete – Da questo punto di vista, la collaborazione tra la petroliera di proprietà di un leader mondiale dell'industria marittima e il piccolo rimorchiatore Mare Jonio non è davvero sorprendente. Indica le potenzialità di un’alleanza tra un’ampia varietà di attori civili che operano in mare intorno alla questione del soccorso dei migranti. È importante riconoscere che molte compagnie di navigazione sono molto preoccupate per questo problema, spesso combinando motivazioni umanitarie e interessi commerciali. Il fatto che i membri di Mediterranea abbiano partecipato a riunioni con le associazioni europee di armatori e compagnie di navigazione negli ultimi mesi deve essere stato percepito come una potenziale apertura della lotta per il soccorso in mare su una nuova scala".

"Ed è facile immaginare che questo percorso sia apparso come una minaccia per i procuratori (e i politici) che sostengono ossessivamente come gli Stati debbano essere gli attori esclusivi del soccorso in mare, anche se in vaste aree del Mediterraneo l’intervento degli Stati europei è oggi completamente assente. Soprattutto in considerazione del fatto che il Mar Mediterraneo continua ad essere la frontiera più letale del mondo, vogliamo esprimere la nostra incondizionata solidarietà a Mediterranea così come a tutte le altre ONG sotto attacco. Sosteniamo la vasta coalizione di attori della società civile europea, impegnati come “civil fleet – flotta civile” nella solidarietà con i migranti e i rifugiati, in mare e a terra. Siamo convinti che questa coalizione, che continua a crescere e a creare alleanze inaspettate, già prefigura una nuova Europa e nuove relazioni con i suoi vicini, a Sud come ad Est – si conclude l'appello – Siamo particolarmente preoccupati per Mediterranea, che attualmente è bloccata nelle operazioni di salvataggio in mare. E sappiamo quanto siano costose le spese legali necessarie per difendersi da attacchi giudiziari come quello lanciato dalla Procura di Ragusa. Per tutte queste ragioni lanciamo una campagna internazionale di raccolta fondi a sostegno di Mediterranea. E invitiamo caldamente tutte le cittadine e i cittadini e le organizzazioni, convinti che la salvaguardia della vita umana debba avere la priorità su tutto il resto, a contribuire alla raccolta fondi".