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Mafia: legali Lombardo, 'Accuse astratte e fumose, suo malgrado diventato caso mediatico' (2)

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(Adnkronos) - Il nuovo processo di appello scaturisce dalla decisione della Corte della Cassazione di annullare, nel 2018, con rinvio, la sentenza del procedimento di secondo grado, emessa l’anno prima, che era terminata con l’assoluzione di Lombardo dall’accusa di concorso esterno...

(Adnkronos) – Il nuovo processo di appello scaturisce dalla decisione della Corte della Cassazione di annullare, nel 2018, con rinvio, la sentenza del procedimento di secondo grado, emessa l’anno prima, che era terminata con l’assoluzione di Lombardo dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e la condanna a due anni – pena sospesa – per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza. Una sentenza, quella di secondo grado, che a sua volta aveva riformato quella emessa il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, dal Gup Marina Rizza che lo aveva condannato a sei anni e otto mesi per concorso esterno all’associazione. Lombardo alla fine della requisitoria dopo avere sentito la richiesta dell’accusa, aveva detto: "Assurda, assurda, semplicemente assurda questa richiesta di pena a sette anni e quattro mesi".

Lombardo oggi è seduto in aula accanto ai suoi legali, gli avvocati Vincenzo Maiello e Maria Licata, rispettando le distanze anti Covid. Ascolta in silenzio l'arringa del suo difensore. Accanto a lui c'è seduto il figlio, Toti Lombardo, che ha partecipato a tutte le udienze del processo d'appello.

Nella scorsa udienza, rendendo dichiarazioni spontanee, davanti alla seconda sezione penale della Corte d’appello di Catania, presieduta da Rosa Anna Castagnola, l’ex Presidente della Regione siciliana, aveva ribadito con forza le azioni politiche intraprese che hanno "fortemente contrastato Cosa nostra". Aveva citato intercettazioni e le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia. Lombardo aveva parlato poi di Safab, del villaggio di Sigonella, di termovalorizzatori, dello stop ai parchi eolici "così graditi al boss Messina Denaro", dell’opposizione alla realizzazione nell’ennese del Parco tematico. L'ex politico aveva concluso chiedendo alla Corte d’Appello "di essere giudicato come uomo e non come un caso politico, mediatico e giudiziario”. Parole a cui oggi l'avvocato Maiello ha fatto riferimento.