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Coronavirus: Epm, oltre 1.000 operatori in prima linea per sanificazione

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Roma, 30 mar. (Labitalia) - Sono più di mille gli operatori del gruppo Epm in prima linea al fianco dei medici e degli infermieri nella gestione dell'emergenza sanitaria nata dal diffondersi del Covid 19. Sono i volti meno conosciuti dell’emergenza, che si occupano tra l’altr...

Roma, 30 mar. (Labitalia) – Sono più di mille gli operatori del gruppo Epm in prima linea al fianco dei medici e degli infermieri nella gestione dell'emergenza sanitaria nata dal diffondersi del Covid 19. Sono i volti meno conosciuti dell’emergenza, che si occupano tra l’altro della sanificazione degli ospedali, dei servizi di pulizia, e di altri servizi come raccolta e conferimento dei rifiuti, il lavaggio industriale e servizi sociosanitari a supporto degli ospedali. Gli operatori Epm sono attivi nei presidi ospedalieri dell’ausl di Piacenza e nelle tende militari allestite per l’emergenza, adottando in ogni condizione i protocolli precauzionali a tutela del personale. In Campania Epm opera nella provincia di Napoli, nei presidi e nosocomi con reparti Covid-19 dell’asl Napoli 1 Centro, Ospedale del Mare, Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, Rizzoli di Ischia e San Giuliano di Giugliano, e, a Salerno, al Ruggi d’Aragona, al San Giovanni da Procida, all’Ospedale Costa d'Amalfi di Ravello e al Santa Maria Incoronata dell'Olmo di Cava de’ Tirreni.

Epm è in prima linea anche in Sardegna, nell'Ospedale Santissima Annunziata di Sassari e all’Antonio Segna di Ozieri. Parallelamente il personale del gruppo è impegnato nella sanificazione delle stazioni ferroviarie di Rfi di Campania, Calabria, e Sicilia, nonché in centinaia di istituti scolastici, aziende ed enti locali in tutta Italia. “Dallo scoppio dell'emergenza – dichiara l’amministrazione delegato di Epm, Luigi Esposito – i nostri team stanno operando con abnegazione e passione, spesso andando ben oltre il loro orario per far sì che i reparti ospedalieri possano essere sempre sanificati e sicuri. Si tratta di veri e propri eroi moderni, impegnati sia nel personale sanitario che amministrativo”.

“La gestione di quest'emergenza – spiega – è un grande lavoro di squadra nel quale è fondamentale stare vicino al personale e ai malati. So di tante nostre donne e tanti nostri uomini che sentono come loro familiari i malati che indirettamente assistono. Passata l'emergenza è fondamentale però un investimento a lungo termine nella sanità, che passa innanzitutto dal personale sanitario ma che poi deve guardare anche a tutte le professionalità che lo supportano, come quelle per la sanificazione”. “L’emergenza di queste settimane – sottolinea Esposito – insegna a tutti noi che, per essere preparati a gestire criticità del genere, bisogna uscire da determinate logiche di approvvigionamento che spesso non tengono conto della qualità dei servizi offerti, perché poi a pagare il conto sono i cittadini. Il tutto innanzitutto a tutela degli operatori sanitari, dei pazienti, dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei costi per il Sistema sanitario nazionale”.