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Coronavirus: Manageritalia Campania, al via proposta minibond solidali

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Roma, 1 apr. (Labitalia) - Creare una piattaforma online sullo stile del crowdfunding per sottoscrivere e pagare minibond con taglio variabile, un sistema premiante di sottoscrizione e scadenza a medio termine, opzione di conversione in credito fiscale o donazione e premio se il sottoscrittore &egra...

Roma, 1 apr. (Labitalia) – Creare una piattaforma online sullo stile del crowdfunding per sottoscrivere e pagare minibond con taglio variabile, un sistema premiante di sottoscrizione e scadenza a medio termine, opzione di conversione in credito fiscale o donazione e premio se il sottoscrittore è un operatore del settore sanitario coinvolto nell’emergenza coronavirus. Con queste modalità, Manageritalia Campania lancia la proposta dei minibond solidali, per rispondere all'appello lanciato da Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania al fine di rilanciare il territorio e aiutarlo a superare la crisi per l’epidemia da Covid -19.

“Con il nostro progetto – spiega Federica Cordova, consigliere di Manageritalia Campania e coordinatrice del progetto – presentato al governatore De Luca lunedì scorso, vogliamo stimolare e mettere in rete la solidarietà dei campani verso i corregionali bisognosi, ma soprattutto le piccole imprese presentando la proposta. Così, con un pool di manager e commercialisti di Napoli, che collaborano da tempo in Manageritalia Campania, domenica mattina, rispondendo alla call del governatore Vincenzo De Luca, abbiamo sviluppato un progetto sull’emissione di minibond solidali per la Campania, garantiti dalla Regione, attraverso un veicolo che potrebbe sfruttare anche la programmazione dei fondi di coesione 2021-2027, e finanziati da cittadini e imprese”.

“Un meccanismo di economia solidale circolare – chiarisce – che sfrutta appieno le tecnologie digitali, agendo con una piattaforma di crowdfunding, e la solidarietà reale, il grande cuore che tanti campani, come italiani, stanno mostrando facendo donazioni. La differenza è che qui chi mette i soldi è un investitore che può decidere anche in seguito di donarli o di riprenderli sotto forma di credito fiscale verso la Regione Campania”.

La logica del progetto e di questi minibond solidali è proprio quella di fare rete e creare un meccanismo di economia circolare solidale. Di fatto, attraverso una piattaforma online si potranno sottoscrivere e pagare i minibond solidali che avranno taglio variabile da 100 a 1.000 euro, un sistema premiante di sottoscrizione e scadenza a medio termine. La liquidazione dei bond è così strutturata. La quota di interessi annuali potrebbe anche essere compensata con un credito su imposte regionali di qualsiasi natura. Il capitale alla scadenza invece seguirebbe tre possibili e cumulabili opzioni: compensazione su imposte regionali di qualsiasi natura, proroga di altri 4 anni, con aumento del tasso di interesse, ed infine la terza via sarebbe la donazione, che potrà avvenire anche prima, da parte del titolare che tuttavia non rinuncerà del tutto al capitale, ma riceverà in cambio una detrazione pari al 120% dell’importo da recuperare in 5 anni.

Allo stesso tempo affinché il sistema produca i suoi effetti di circolarità economica, anche sui i beneficiari del finanziamento a tasso zero, una volta ripartita l’attività economica, gli stessi si dovrebbero impegnare almeno in parte, a sottoscrivere nuovi bond. E’ anche ipotizzabile che il progetto, così come strutturato, potrebbe essere replicato a anche livello nazionale. “Questo progetto – dice Rossella Bonaiti, presidente Manageritalia Campania – è frutto di un’intensa attività di collaborazione, proposta e azione che la nostra associazione porta avanti da anni collaborando sul territorio e mettendo volontariamente a disposizioni di tutti, politica, istituzioni, business community e società, le competenze dei nostri manager”.

“Un give back solidale – sostiene – per esplicitare e rendere tangibile e visibile come il ruolo dei manager sia da sempre, e oggi ancor più, non solo quello di gestire e far crescere le aziende e i collaboratori, l’occupazione e quindi la competitività e la professionalità di entrambi, ma anche di contribuire in modo più ampio allo sviluppo economico e sociale del territorio”. “Stiamo già lavorando – fa notare – su tanti altri fronti, senza dimenticare che oggi i nostri manager, toccati anche loro pesantemente dalla crisi, hanno bisogno di noi su vari fronti: da quello della formazione e dello sviluppo professionale, a quello della consulenza di carriera e per quelli che perdono l’incarico, e cominciano ad essercene, di supporto nella ricollocazione professionale”.