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Coronavirus: Auletta (Impero Couture), ‘non incasso assegni clienti in scadenza’

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Roma, 3 apr. (Labitalia) - L’imprenditore Luigi Auletta ha deciso di non incassare i titoli di pagamento con scadenza marzo e aprile per gli oltre 70mila capi venduti e consegnati ai suoi clienti. “Li considero - ha detto - come una grande famiglia, e ho dato loro massima disponibilit&ag...

Roma, 3 apr. (Labitalia) – L’imprenditore Luigi Auletta ha deciso di non incassare i titoli di pagamento con scadenza marzo e aprile per gli oltre 70mila capi venduti e consegnati ai suoi clienti. “Li considero – ha detto – come una grande famiglia, e ho dato loro massima disponibilità. Sono piccole e medie attività che stanno risentendo molto di questa crisi dovuta all'emergenza sanitaria, e diversamente avrei gettato nello sconforto tante famiglie che si sarebbero viste vanificare tanti sacrifici”. Auletta è il presidente del brand Impero Couture, una delle case di alta moda più rinomate in Italia specializzata nel settore wedding e cerimonia, con un giro di affari di oltre 10 milioni di euro e il coinvolgimento di circa 300 boutique di abiti da sposa, sposo e di tutta la filiera cerimonia, un comparto enorme tra negozi di tutto il mondo.

“Con l’annullamento di tutte le cerimonie e i matrimoni previsti – fa notare – in questi mesi e nei prossimi, molte realtà del settore avranno difficoltà a rialzarsi. Con il mio gesto spero di avergli dato un po’ di ossigeno e maggior serenità nel superare questo tragico momento”. Intanto la Impero Couture, che ha il suo quartier generale a Caserta, si autofinanzierà con due milioni di euro di fondi aziendali e personali messi da parte con il sudore e sacrifici ma senza esitare sono stati stanziati in attesa della ripartenza del sistema economico.

“Non potevo aspettare – avverte – le burocrazie e le tempistiche del governo, le famiglie delle piccole e medie imprese devono mangiare e sostenersi adesso. Ed è per questo che, accanto alle misure previste per sostenere queste imprese, mi auspico che vengano foraggiate le banche affinché possano garantire i pagamenti delle fatture emesse, adesso le mie risorse sono nelle vostre mani”.