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Coronavirus: lo psicoterapeuta, corsi streaming gratuiti per genitori

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Roma, 6 apr. (Labitalia) - Da sedute psicoanalitiche a pagamento a corsi in streaming gratuiti per sostenere i genitori all’epoca del coronavirus. Questa l’idea di Marcello Florita, psicologo clinico & psicoterapeuta, socio della Società italiana di psicoanalisi della relazion...

Roma, 6 apr. (Labitalia) – Da sedute psicoanalitiche a pagamento a corsi in streaming gratuiti per sostenere i genitori all’epoca del coronavirus. Questa l’idea di Marcello Florita, psicologo clinico & psicoterapeuta, socio della Società italiana di psicoanalisi della relazione (Sipre) e direttore scientifico del corso di alta formazione in psicologia perinatale. “Il Covid-19 – dice all’Adnkronos/Labitalia Marcello Fiorita – ha azzerato la possibilità di avere un supporto per la coppia e ridotto l'aspetto umanizzante, il tutto accompagnato da una serie di angosce e paure legate al virus”.

“Posso avere mio marito con me durante il parto? posso allattare se contraggo il virus? -spiega – questo va inserito in un contesto dove non ci sono più ambulatori aperti per il preparto, gruppi, e sostegni psicologici. Le coppie sono isolate, senza sostengo delle strutture e della famiglia allargata, e spaventate”.

Per questo “abbiamo pensato di ovviare a questa carenza creando noi dei gruppi di supporto e accompagnamento al parto, gestiti da psicoterapeuti esperti nel perinatale, e intervallati a momenti di incontro con alcune ostetriche. Li abbiamo chiamati ‘Genitori quasi ai tempi del Covid-19’, proprio per dare respiro a quel desiderio (di maternità e paternità) anche in un momento in cui lo tsnumami del virus sta travolgendo tutto”.

“Sebbene lo schermo – fa notare Marcello Florita – protegga e schermi, nelle coppie abbiamo riscontrato una grande disponibilità all'aprirsi e condividere, vissuti, paure e fantasie. Ci sono stati momenti emozionanti che hanno risuonato nel gruppo creando un clima avvolgente e caldo. Non è semplice, ma spesso i gruppi creano una magia che va al di là del virtuale, forse, e anche, perché c'è un grande bisogno di condividere in questo momento doppiamente delicato per la nascita e per il Covid. Abbiamo avuto anche la prima bella notizia – sottolinea – una coppia ha potuto abbracciare la piccola Giorgia, la prima nata dall'inizio del nostro progetto di supporto: un evento che ha portato una vitalità a tutti noi”.

“Ci siamo resi conto – racconta – che lo tsunami Covid ha investito veramente tutto e, anche le camerette dei bimbi sono rimaste incomplete e vuote. Il nostro obiettivo è proprio far tornare la coppia a nutrire e abitare quello spazio mentale che deve essere dedicato al nascituro. Una coppia che abita quello spazio è una coppia più pronta ad accogliere il proprio figlio e più matura nel processo di conoscenza e sintonizzazione con esso”.

“Quindi insieme – aggiunge – abbiamo tranquillizzato le donne rispetto ai dubbi sulla trasmissione verticale del virus, abbiamo lavorato molto per permettere alle coppie di rientrare in quelle camerette, rimettendole in ascolto della pancia e facendo cogliere anche le opportunità di questa situazione. Infatti – avverte – oggi come non mai le coppie sono insieme (perché costrette a casa dallo smartworking) in questo processo di avvicinamento alla nascita. Fianco a fianco, secondo per secondo, e quindi anche una pausa caffè può diventare un momento per ascoltare i movimenti del bambino e pensare ai progetti futuri”.