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Fase 2: Rosato (Ana), 'venerdì ambulanti in piazza per dire no a linee guida governo'

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Roma, 19 mag. (Labitalia) - "Ambulanti in piazza, venerdì 22 maggio, nelle principali città italiane per dire no alle linee guida adottate dal governo e per il 3 giugno stiamo organizzando una manifestazione nazionale a Roma". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Marrigo Rosa...

Roma, 19 mag. (Labitalia) – "Ambulanti in piazza, venerdì 22 maggio, nelle principali città italiane per dire no alle linee guida adottate dal governo e per il 3 giugno stiamo organizzando una manifestazione nazionale a Roma". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Marrigo Rosato, segretario nazionale Ana, Associazione nazionale ambulanti. "Dalle ore 16 – sottolinea – in piazza ci saranno diversi presidi, organizzati per rimarcare l'assoluta insoddisfazione della categoria nei confronti delle decisioni adottate dal governo". "Il disagio sociale degli ambulanti – avverte – è molto forte. Le linee guida adottate per la Fase 2 creano forti disparità rispetto ad altre categorie come i centri commerciali ad esempio. Si parla di contingentamento degli accessi nel mercato: si tratta di una regolamentazione che di fatto crea una barriera ai varchi del mercato, con conseguente assembramento esterno di chi aspetta per entrare".

"Non riusciamo a capire – rimarca Rosato – la ragione di questa decisione. All'interno del mercato non si crea assembramento, perché si assiste ad una vera e propria fluidità dei clienti tra i vari banchi. Al contrario l'assembramento si crea eccome all'esterno con tutti i clienti in fila per entrare nell'area del mercato". "Contingentiamo l'ingresso a tutta l'area del mercato con le transenne – fa notare – bene allora lo si dovrebbe fare anche per le strade dello shopping italiane. Pensiamo a via Condotti, via Montenapoleone, via Chiaia: perché non chiudere anche quelle? La verità è che stiamo assistendo ad un'ingiusta disparità di trattamento che penalizza tutti il nostro settore".

"Un'altra cosa – precisa – di cui la categoria non si capacita è che stiamo parlando comunque di aree all'aperto, con un ricambio d'aria naturale e non artificiale. Ebbene: perché nei centri commerciali il contingentamento non è previsto e viene solo raccomandato il ricambio d'aria artificiale? Nei mercati il ricambio d'aria è naturale, si sta all'aperto non è necessario porsi il problema di cambio e pulizia filtri". "Noi siamo commercianti come gli altri – ricorda il segretario nazionale Rosato – abbiamo diritto alla stessa dignità che viene riservata ai negozianti 'al chiuso'. Siamo pronti con mascherine e distanza di sicurezza a riaprire, ma non con le file fuori. Anche perché il rischio è che le persone non facciano la fila, preferendo acquistare altrove".