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Fase 2: Sipcam Oxon, in Cile Paraguay Russia e Thailandia per sfide agrofarmaco

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Milano, 21 mag. (Labitalia) - Nel secondo semestre del 2020 aprirà nuove sedi commerciali in Cile, Paraguay, Russia e Thailandia. Lo annuncia Sipcam Oxon, multinazionale italiana e 12esima nel ranking mondiale dell’agrofarmaco, sede amministrativa a Pero (Milano), ricavi consolidati 201...

Milano, 21 mag. (Labitalia) – Nel secondo semestre del 2020 aprirà nuove sedi commerciali in Cile, Paraguay, Russia e Thailandia. Lo annuncia Sipcam Oxon, multinazionale italiana e 12esima nel ranking mondiale dell’agrofarmaco, sede amministrativa a Pero (Milano), ricavi consolidati 2019 pari a 458 milioni di euro, mille dipendenti nel mondo, di cui 400 in Italia, che sfida e fa il punto sui cambiamenti epocali che nei prossimi anni attendono il comparto anche alla luce dell’emergenza coronavirus. "Ancor più dopo la crisi determinata da Covid-19 – afferma Nadia Gagliardini, presidente del gruppo Sipcam Oxon – saranno richieste maggiori attenzioni al comparto agricolo. L’agricoltura dovrà sempre più provvedere a produrre cibo in quantità sufficiente per tutti nel rispetto dei parametri qualitativi imposti dal mercato; per questo ci sarà sempre più l’esigenza di sviluppare prodotti sempre più sostenibili, che saranno meno numerosi a causa di restrizioni normative (in particolare in Europa); maggiori investimenti in innovazione e più informazioni da parte dei clienti".

"Dovremo confrontarci – sottolinea – con nuove sfide: la capacità di gestire le resistenze, l’agricoltura digitale, la crescita delle fusioni e acquisizioni in un settore caratterizzato da forte concentrazione. E misurarci anche con cambiamenti come l’integrazione verticale dei produttori cinesi, l’instabilità dei Paesi dell’America latina e i cambiamenti climatici". "Secondo le nostre previsioni – afferma Giovanni Affaba, group ceo – nei prossimi anni saranno presenti sul mercato meno prodotti rispetto a oggi e molti meno rispetto al passato, a causa delle crescenti restrizioni normative, soprattutto nell’Unione europea. Inoltre, ci sarà una maggiore richiesta di prodotti più naturali e sarà anche necessario informare meglio i consumatori. I prodotti agrofarmaci biologici richiederanno comunque importanti investimenti, al contrario dei prodotti biostimolanti per i quali la legislazione al momento richiede meno studi tossicologici ed eco-tossicologici, mentre continuerà a crescere l’innovazione per aiutare l’agricoltore a mantenere redditività".

"Sarà cruciale – sostiene Affaba – la gestione delle resistenze di funghi, insetti e malerbe, che si svilupperanno a causa della diminuzione delle soluzioni in commercio. L’agricoltura digitale sarà invece controllata dalle grandi multinazionali, che proseguiranno anche nel loro percorso di fusioni e acquisizioni: l’obiettivo principale, essendo oramai i grandi players un numero ridotto, diverranno le società di dimensioni medie o medio piccole. Dal canto loro, infine, le aziende agricole consolideranno ulteriormente la loro professionalità". "I produttori cinesi – spiega – tenderanno a sviluppare l’integrazione verticale dalla sintesi chimica dei principi attivi, loro storica area di competenza, fino alla distribuzione locale, nuova frontiera per gli investimenti cinesi. Oltre a ciò, questioni regionali come la politica ambientale della Cina, che diventerà sempre più restrittiva, l’instabilità politica, economica e finanziaria dei paesi dell’America latina e l’apertura del mercato giapponese, avranno ripercussioni a livello globale nel nostro settore".

Per non farsi cogliere impreparata da questo scenario, Sipcam Oxon indica la propria strategia. "La nostra vision – aggiunge – è quella di contribuire a soddisfare le crescenti esigenze alimentari del pianeta, sostenendo gli agricoltori in una produzione alimentare efficace, efficiente e rispettosa dell'ambiente, attraverso soluzioni sostenibili e innovative. La mission, invece, è quella di affermarci tra i primi 15 attori globali nello sviluppo, produzione e commercializzazione di agrotecnologie; una società appassionata, indipendente e competente che supporta i valori etici e morali ispirati dai loro fondatori".

"Proteggeremo le nostre attività esistenti – ribadisce – incrementando soluzioni innovative sempre nel rispetto della sostenibilità finanziaria. In più è necessario sviluppare la produzione e la distribuzione di biostimolanti, dando la priorità ai Paesi in cui abbiamo già una presenza diretta e nei grandi mercati in cui possiamo crescere. Dobbiamo poi adattare il nostro modello di business al cambiamento di accesso ai canali di distribuzione, per rappresentare un’alternativa concreta ed indipendente alle multinazionali”.

"Estenderemo – annuncia – la nostra presenza in nuovi mercati come il Cile ed il Paraguay, senza dimenticare Russia e East Asia (con base in Thailandia), nei quali siamo in procinto di sbarcare nel corso dell’anno, e in generale, tutti quei paesi in cui è presente un’attività agricola significativa. Infine, abbiamo la necessità di sviluppare un portafoglio prodotti il più possibile integrato".