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Start up: Invitalia, in un giorno 849 domande per 'Voucher 3i'

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Roma, 16 giu. (Labitalia) - Sono 849 le domande presentate a Invitalia per i contributi “Voucher 3i”, il nuovo incentivo del ministero dello Sviluppo economico che sostiene le startup innovative nelle diverse fasi del processo di brevettazione. A 24 ore dall’apertura dello sportell...

Roma, 16 giu. (Labitalia) – Sono 849 le domande presentate a Invitalia per i contributi “Voucher 3i”, il nuovo incentivo del ministero dello Sviluppo economico che sostiene le startup innovative nelle diverse fasi del processo di brevettazione. A 24 ore dall’apertura dello sportello 305 startup innovative, destinatarie dei voucher, hanno presentato la domanda per finanziare i servizi di consulenza necessari per avviare e supportare il processo di brevettazione delle proprie innovazioni tecnologiche. Gran parte delle domande arrivano dalle regioni del Nord: Lombardia (197 domande), Emilia-Romagna (108) e Veneto (105). Seguono poi la Campania (con 91 domande) e la Puglia (85).

Più nel dettaglio riferisce Invitalia in una nota 352 domande riguardano il servizio di verifica della brevettabilità dell’invenzione (servizio A) per un valore di oltre 858 mila eur, 430 richieste sono relative al servizio di stesura della domanda di brevetto e deposito presso l’Uibm (servizio B) per un importo di oltre 2 milioni di euro, 67 domande riguardano i servizi per il deposito all’estero di una domanda nazionale di brevetto (servizio C) per oltre 490 mila euro. Il valore complessivo dei voucher richiesti supera i 3,4 milioni di euro.

I dati confermano l’esigenza delle startup di avere un supporto per la tutela, in Italia e all'estero, delle proprie idee innovative e fanno emergere un alto potenziale di nuova brevettazione. Le domande devono essere trasmesse, tramite procedura informatica, a Invitalia, accedendo alla pagina del sito web dedicata, dove sono disponibili tutte le informazioni utili sull’intervento. Potranno essere presentate domande fino all’eventuale esaurimento delle risorse disponibili, pari a un totale di 19,5 milioni di euro per il triennio 2019-2021. Per avere diritto all’agevolazione, i servizi di consulenza devono essere forniti da consulenti in proprietà industriale o avvocati, iscritti in appositi elenchi predisposti rispettivamente dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense.