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Fase 3: Abiby, ecommerce beauty non si ferma, triplica vendite primi 5 mesi 2020

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Roma, 17 giu. (Labitalia) - L’ecommerce beauty non si ferma: Abiby, talent scout di prodotti must have nel mondo beauty, nei primi cinque mesi del 2020 ha triplicato i volumi di vendita rispetto allo stesso periodo del 2019 e registrato un +340% nell’arco degli ultimi 12 mesi. Lanciata n...

Roma, 17 giu. (Labitalia) – L’ecommerce beauty non si ferma: Abiby, talent scout di prodotti must have nel mondo beauty, nei primi cinque mesi del 2020 ha triplicato i volumi di vendita rispetto allo stesso periodo del 2019 e registrato un +340% nell’arco degli ultimi 12 mesi. Lanciata nel 2018 dai due giovani imprenditori e co-fondatori Mario Parteli e Luca Della Croce, la piattaforma si basa su un modello in abbonamento ad una beauty box, assicurando una selezione di prodotti cosmetici all’avanguardia, scelti in collaborazione con marchi di fama internazionale e brand emergenti e da tutto il mondo, ma anche attenzione alla sostenibilità e interesse nella community.

Forte di queste caratteristiche Abiby in soli due anni si è affermato come leader italiano nel settore delle beauty box in abbonamento per numero di box vendute, presenza sui social ed iscritte alla community, ed ora arriva sul mercato internazionale con il lancio del servizio in Spagna. Un modello di successo che non è stato frenato neanche dal lockdown: l’azienda non ha rallentato gli investimenti in marketing e ha addirittura segnato un +40% in termini di organico. “Durante il lockdown non abbiamo avuto l’esigenza di usufruire della cassa integrazione per il nostro team e anzi abbiamo portato avanti 12 nuovi inserimenti”, spiegano Parteli e Della Croce.

Una crescita che si rispecchia nelle partnership internazionali strette nell’ultimo anno, da Colmar a Pinterest, da Vestiaire Collective a Levi’s e Yoox, fino ad approdare alla collaborazione con Cosmoprof Worldwide Bologna, la manifestazione B2B per l'industria beauty leader a livello mondiale. Ora con l’internazionalizzazione Abiby raggiunge un ulteriore traguardo: “E' un passo importante di cui siamo molto fieri: dopo mesi di ricerche e lavoro, siamo pronti per far conoscere Abiby all’estero”, sottolineano Parteli e Della Croce. “La Spagna in particolare è risultata essere un territorio fertile per esportare la nostra filosofia”.

Infine, l’azienda sta mettendo in campo una serie di novità, a partire dal nuovo packaging, più grande ma sempre sostenibile e ora anche certificato Fsc, realizzato cioè con materiali provenienti da foreste gestite in modo responsabile. In più, con l’obiettivo di arricchire sempre di più l’offerta dedicata alla community di abbonate, Abiby sta introducendo per le clienti 'plus' la possibilità di personalizzare la box scegliendo tra alcune varianti mensili.

A scegliere il servizio di Abiby sono soprattutto donne tra i 25 e i 45 anni, appassionate di beauty ma anche amanti dei viaggi, della moda, al passo con le ultime tendenze e attente alla qualità. Le beauty box arrivano in tutta Italia, in maniera capillare: il 35% delle clienti risiede nelle principali città (Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze), ma l’offerta è molto apprezzata anche nei centri più piccoli, dove è sicuramente minore la reperibilità e la disponibilità di prodotti nuovi e di brand emergenti e da tutto il mondo.

“Al momento in Italia – spiegano i fondatori – non abbiamo competitor rilevanti: questo perché mentre i servizi di beauty box in abbonamento si limitano a spedire i prodotti, per noi la box diventa il punto di partenza. Valorizziamo molto community e membership, offrendo ogni mese un’esperienza diversa e assicurando innovazione e qualità, senza dimenticare il fattore convenienza”. Per il futuro, i fondatori di Abiby prevedono un’accelerata del processo di digitalizzazione del settore beauty: “Il periodo di lockdown ha modificato il trend dei consumi, avvicinando sempre più consumatori all’ecommerce e portando gli imprenditori a riflettere sull’importanza dell’innovazione. Sarà quindi fondamentale valorizzare sempre più le opportunità offerte dal digitale”.