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Fase 3: Vigorini (InContra), 'con smart working improvvisato sindrome eternamente connesso'

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Roma, 24 giu. (Labitalia) - "Ill quadro che emerge dalla ricerca complessivamente non è negativo ma è chiaro che servono degli interventi per permettere allo smart working di affermarsi. Tra le criticità che sono emerse c'è la sensazione tra i lavoratori della s...

Roma, 24 giu. (Labitalia) – "Ill quadro che emerge dalla ricerca complessivamente non è negativo ma è chiaro che servono degli interventi per permettere allo smart working di affermarsi. Tra le criticità che sono emerse c'è la sensazione tra i lavoratori della sensazione di essere eternamente connessi, senza divisione tra vita lavorativa e vita familiare". Lo ha detto Salvatore Vigorini, presidente del centro Studi InContra, presentando i dati dell’indagine nazionale sullo ‘Smart working 2020: capire il presente per progettare il futuro’, promossa dall’associazione datoriale Cifa, dal sindacato Confsal e dal fondo interprofessionale Fonarcom e realizzata dal Centro studi InContra, nell’ambito dell’iniziativa ‘#IlLavoroContinua’, e presentata oggi sulla piattaforma www.illavorocontinua.it.

Secondo Vigorini "le criticità che sono emerse dalla ricerca derivano anche dal fatto che lo smart working è stato improvvisato a causa dell'emergenza sanitaria, mentre per dare un futuro a questa modalità di lavoro serve pianificazione, anche attraverso la contrattazione collettiva", conclude.