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Eni: Descalzi, ‘trimestre pesante ma manterremo investimenti’

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Roma, 23 lug. (Labitalia) - "Ovviamente è un trimestre veramente pesante dove abbiamo visto il petrolio andare a 15 dollari, 20 dollari e 30 dollari per molto tempo; abbiamo avuto i consumi con una riduzione anno su anno, ovvero paragonati al 2019, dell’80%-90% per mesi e mesi e ad...

Roma, 23 lug. (Labitalia) – "Ovviamente è un trimestre veramente pesante dove abbiamo visto il petrolio andare a 15 dollari, 20 dollari e 30 dollari per molto tempo; abbiamo avuto i consumi con una riduzione anno su anno, ovvero paragonati al 2019, dell’80%-90% per mesi e mesi e adesso stiamo riprendendo. Scopriremo con la semestrale se la nostra attività rapida ha portato risultati". Lo dichiara Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ospite di AdnkronosLive. Per la relazione semestrale “stiamo chiudendo adesso gli ultimi conti, le ultime verifiche, e lo facciamo in quella consapevolezza che abbiamo negli obiettivi. Ci sono forse dei rallentamenti, delle riduzioni nei grossi progetti ma manterremo l’investimento che ci permetterà di avere una nuova Eni e cercheremo di essere efficienti nel resto".

Un punto importante, spiega l'ad di Eni, "è stato riuscire a riorganizzare per il 2020 e 2021 tutto il nostro contesto industriale mantenendo l’occupazione. Abbiamo lavorato con questo fine, riuscire a fare la massima pulizia, la massima efficienza per ricavare tutto il valore necessario per poter salvare la propria occupazione e gli investimenti che nel lungo termine rappresentano la trasformazione". E Descalzi ha sottolineato che "nell’immediato le nostre priorità sono le bioraffinerie, le rinnovabili e aumentare la nostra base dei clienti che dovranno avere prodotti decarbonizzati”. “Il nostro obiettivo, attraverso le nostre tecnologie, è di arrivare ai nostri clienti con prodotti che siano decarbonizzati” e questo verrà fatto, ha sottolineato l’ad di Eni, “con questa grande trasformazione che cambierà l’input: l’olio scenderà, il gas manterrà la sua valenza, ma dovrà essere decarbonizzato, e grandissima crescita delle rinnovabili”.

Ovviamente, ha spiegato Descalzi, “tutte le necessità energetiche di un paese sviluppato non possono essere rimpiazzate completamente dalle rinnovabili quindi ci vogliono alte forme di energia pulita” come il biogas, biometano o la trasformazione dei rifiuti organici in vettori energetici, come l'idrogeno e il metanolo, e i prodotti blu. Questo “è un processo importante perché ogni transizione avviene se si riesce a mantenere il maggior numero di infrastrutture esistenti”. Bisogna, quindi, “trasformare i prodotti mantenendo il più possibile le infrastrutture il che vuol dire ridurre gli investimenti mantenendo l’occupazione”. Nell’immediato, dunque, “continuiamo nella trasformazione della raffinazione puntando sulle bioraffinerie; continuiamo sullo sviluppo organico delle rinnovabili e puntiamo ad aumentare la nostra base dei clienti che dovranno avere prodotti decarbonizzati", ha concluso.