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Immobili: Polimi, crowdfunding immobiliare nel mondo vale 20 mld euro

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Milano, 11 set. (Labitalia) - Viene presentata oggi a Milano la terza edizione del Real estate crowdfunding report 2019, un progetto di ricerca frutto della duratura collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, sotto l’egida del professore Giancarlo Gi...

Milano, 11 set. (Labitalia) – Viene presentata oggi a Milano la terza edizione del Real estate crowdfunding report 2019, un progetto di ricerca frutto della duratura collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, sotto l’egida del professore Giancarlo Giudici, e la piattaforma leader in Italia Walliance, con il contributo della law firm Dwf Italy.

Il report, che nasce con lo scopo di mappare l’ecosistema delle piattaforme di crowdfunding immobiliare a livello mondiale, studiarne le dinamiche e valutarne i modelli di business, ha assunto oggi un significativo rilievo. Il crowdfunding immobiliare è un’industria che continua a segnare tassi di crescita molto interessanti: a fine 2019 aveva già raccolto a livello mondiale più di 20 miliardi di euro, raddoppiando il valore nel giro di un solo anno. Le piattaforme censite sono 144, suddivise tra piattaforme di equity, lending e ibride.

A livello europeo invece sono circa 3 i miliardi di euro raccolti alla fine del 2019 da ben 72 portali censiti, mentre negli Usa i volumi si attestano sui 13,6 miliardi di dollari raccolti da sole 38 piattaforme.

Se da una parte l’Europa e gli Stati Uniti continuano quindi ad essere le più grandi piazze per la raccolta di capitali, dall’altra si è anche registrato un progressivo aumento delle piattaforme censite nel resto del mondo, che rispetto alla ricerca riferita all'anno 2018 sono passate da 27 a 34, con una raccolta cumulata pari a 5,3 miliardi di euro.

Nella nostra penisola, rispetto al resto d’Europa, il fenomeno del real estate crowdfunding è più giovane e i suoi volumi sono ancora esigui rispetto al vero potenziale, ma nel corso dell’ultimo triennio il mercato è andato incontro a una significativa e costante crescita, trainata dalla Lombardia che assume il ruolo di baricentro dello sviluppo del settore con il 68% dei progetti finanziati.

In Italia sono state registrate 11 piattaforme verticalizzate nel real estate, di cui 4 di tipo equity e 7 di tipo lending. Fino al 30 giugno 2020 la ricerca ha individuato 219 campagne che hanno raccolto 72 milioni di euro, di cui 33,5 imputabili al 2019 e 24,5 al primo semestre del 2020. Sempre al 30 giugno 2020 le piattaforme attive in Italia che hanno raccolto più capitali sono Walliance, che rimane leader con oltre 21,7 milioni di euro raccolti (di cui 10,62 nell’ultimo anno), Housers e Rendimento etico, rispettivamente con 11,7 e 11,3 milioni di euro.

Secondo il gruppo di ricerca, la crisi legata al Covid19 e lo sviluppo del PropTech sono i due grandi cardini su cui ruoterà lo sviluppo del settore, sia in Italia che nel mondo. La pandemia sta mostrando oggi i suoi effetti non solo sul mercato immobiliare, cambiando per sempre gusti ed esigenze abitative della popolazione, ma anche sugli investimenti degli operatori e sul mercato finanziario (domanda e offerta di capitale).

La crisi ha inoltre accelerato la digitalizzazione dei processi e la diffusione delle nuove tecnologie PropTech, che sono destinate a rivoluzionare il settore. Negli scenari più conservativi, il gruppo di ricerca stima che a fine 2020 il mercato europeo potrà superare il valore cumulato di raccolta di 4 miliardi di euro, sfiorando la soglia dei 100 milioni di euro in Italia.