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Change.architecture.cities.life, al via il festival di architettura

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Roma, 21 set. (Labitalia) - L’architettura per cambiare il mondo, il mondo che cambia l’architettura. Entra nel vivo Change.architecture.cities.life, il festival di architettura nato dall’assegnazione del bando 'Festival dell’architettura' promosso dal Mibact - dire...

Roma, 21 set. (Labitalia) – L’architettura per cambiare il mondo, il mondo che cambia l’architettura. Entra nel vivo Change.architecture.cities.life, il festival di architettura nato dall’assegnazione del bando 'Festival dell’architettura' promosso dal Mibact – direzione generale creatività contemporanea e ideato da Open City Roma, in collaborazione con Ordine Architetti Roma e MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, oltre ad una fitta rete di partner, progettisti, attori economici e culturali.

Dopo il prologo estivo, una serie di talk in digitale attraverso cui il festival ha fatto il punto con ospiti di livello internazionale sullo stato dell’arte di questioni ed emergenze planetarie (dalla lotta alla plastica alla nuova mobilità passando per il green building e i progetti di vita su Mar-te), Change entra nel vivo del programma con una serie di eventi in presenza e ancora in digitale tra talk, brainstorming, mostre, installazioni, passeggiate urbane, workshop che vedono come protagonisti esponenti del mondo del progetto di fama internazionali da Cino Zucchi a Francis Kéré, insieme a donne e uomini di mondi e discipline diversi, dalla scienza al data management (Barbara Gallavotti, Francesca Bria) fino alla politica in senso stretto (Elly Schlein), nell’intento di stimolare il confronto di idee, conoscenze e progetti che indivi-duino le migliori pratiche per un nuovo approccio alla sostenibilità e all’innovazione urbana, culturale e ambientale. L’idea del festival nasce infatti dall’urgenza di dare risposte alla più difficile delle domande: come trovare l’equilibrio tra le esigenze umane contemporanee e la capacità del pianeta di sostenerle nel tempo?

Il festival diventa un’occasione per ripensare alla concezione dei luoghi e delle città, condividendola con intellettuali, scienziati, documentaristi e creativi che si confronteranno nei diversi format proposti, con gli attori della trasformazione urbana, imprenditori, progettisti, amministratori pubblici, così da offrire una lettura alla complessità contemporanea e ed offrire contributi alla costruzione di ipotesi percorribili.

Il primo appuntamento dal vivo è il 24 settembre con il primo dei Green Up!, serie di eventi di varia natura itineranti per Roma con la mostra Make Roma di archibloom al Teatro India e 72hours-short circuit di War all’ iGarage. Il primo ottobre si entra nel vivo dei talk, tutti ospitati dal MAXXI, con 'L’architettura fonda-mentale', ospiti l’architetto Cino Zucchi e la biologa, scrittrice e giornalista scientifica Bar-bara Gallavotti. Il 3 ottobre tocca a 'Policies for a new pòlis' con Francesca Bria, presidente del Fondo nazionale Innovazione e Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.

Il 9 ottobre, 'L’architecture du monde', con lo studio internazionale di architettura Laca-ton&Vassal. Il 17 ottobre, 'Con/Temporary public spaces', un dialogo tra gli studi europei Assemble, Basurama, Bellastock, Orizzontale, pionieri dell’approccio sperimentale alla progettazione dello spazio pubblico. Il 24 ottobre, l’ultimo dei cinque talk, 'L’atmosfera vivente', con Philippe Rahm, titolare dell’omonimo studio di progettazione francese attivo in tutto il mondo, ed il filosofo Ema-nuele Coccia.

Oltre ai talk, gli altri eventi diffusi sul territorio romano e on line fino al 31 ottobre, affronteranno in un’ottica transdisciplinare i temi della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale, della carbon neutrality e del risparmio energetico, dell’uso di sistemi e intelligenti e materiali sperimentali, della rinaturalizzazione degli spazi urbani e della mobilità sostenibile; il programma completo.

Spiega Davide Paterna, presidente Open City Roma : "Quella che stiamo vivendo è un’epoca in cui le istanze di cambiamento si fanno ogni giorno più forti. La crisi climatica, la pandemia e l’accelerazione tecnologica, ci mettono di fronte a una prospettiva in cui non riusciamo a distinguere un orizzonte leggibile. Quello che è fondamentale in questo quadro è fare leva sulle capacità interpretative e progettuali dell’essere umano, adottando l’incertezza come stimolo al miglioramento delle nostre condizioni abitative, e l’emergenza come condizione favorevole per la nascita di una nuova empatia verso l’ambiente".

Sottolinea Pippo Ciorra, senior curator della Fondazione MAXXI: "Il MAXXI è felice di sostenere e partecipare al festival Change, che insieme ad altre iniziative riempie quella che era una mancanza importante nel paesaggio culturale della Capitale, vale a dire un evento di architettura internazionale. Per noi e per i nostri partner è un’occasione preziosa da un lato per alimentare e rinsaldare le relazioni tra il mondo del progetto italiano e la scena internazionale, dall’altro per offrire una piattaforma per far dialogare l’architettura con molte e pressanti istanze che la società affronta in questi difficili tempi di crisi sanitaria, climatica, geopolitica e sociale".

Dichiara Flavio Mangione, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia : "Oggi ci aspetta una duplice sfida: la nostra professione dovrà essere in grado di innovarsi per far fronte alle esigenze accelerate da questa fase storica, e dare forza al percorso di innovazione già intrapreso, teso a soddisfare le esigenze della contemporaneità tra rigenerazione, ambiente e semplificazione delle procedure. L’Oar è partner di Change con l’intento di sottolineare il valore aggiunto dell’architetto, nella costruzione delle città del domani, mettendo il progetto al centro del dibattito sul cambiamento".