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Revisori legali, allarme deroghe per i bilanci imprese alle prese con Covid

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Roma, 4 nov. (Labitalia) - "Allarme deroghe per i bilanci delle imprese alle prese con gli effetti dello 'tsunami' covid-19", è stato lanciato nel corso del seminario online, seguito da centinaia di revisori legali, organizzato dall’Inrl, Istituto nazionale revisori ...

Roma, 4 nov. (Labitalia) – "Allarme deroghe per i bilanci delle imprese alle prese con gli effetti dello 'tsunami' covid-19", è stato lanciato nel corso del seminario online, seguito da centinaia di revisori legali, organizzato dall’Inrl, Istituto nazionale revisori legali e dall’Università della Calabria.

Un allarme così circostanziato dal presidente dell’Inrl, Ciro Monetta, nell’aprire i lavori del seminario: "Siamo di fronte alla più grave crisi del dopoguerra e le difficoltà dell’intera categoria contabile, da sempre al fianco delle imprese, derivano soprattutto dall’avvicendarsi di provvedimenti d’urgenza e proroghe che variano di mese in mese".

"Basti solo pensare – spiega – alla deroga per la continuità aziendale, all’odissea delle proroghe per la nomina del revisore e/o del collegio, alle difficoltà applicazione degli isa e dei principi contabili. Per non parlare poi delle problematiche legate a un sistema bancario che difetta in tempestività e flessibilità, oltre ad essere poco collaborativo. Alla luce di tutto ciò spero si concluda, al più presto, l’accordo di unitarietà e condivisione tra le professioni contabili già avviato da qualche mese".

E le maggiori criticità nell’attività di revisione sono state specificate nel dettaglio da Alfonso Di Carlo, ordinario di economia aziendale all’Università Tor Vergata di Roma: "Purtroppo dobbiamo registrare su tutto il territorio nazionale un diffuso rallentamento degli studi professionali nell’attività di monitoraggio contabile ed in particolare nell’approccio al tema caldo della crisi d’impresa: siamo consapevoli che deficienze e inesattezza nell’attività professionale, a causa dell’emergenza covid, sono dietro l’angolo ed abbiamo il dovere di esternarlo alle istituzioni".

Ma "va chiarito un concetto: l’Italia deve essere in linea con gli altri paesi europei relativamente alla normativa che regolamenta la crisi d’impresa. All’interno delle disposizioni sulle continuità d’impresa la parte essenziale sarà l’accordo di ristrutturazione, con relativa attestazione. Ed è inoppugnabile il fatto che l’attività di revisione è fondamentale per il successo di tale accordo".

Da queste premesse il sistema-Italia dovrà ripartire per neutralizzare gli effetti devastanti del covid-19 nei conti di gran parte delle imprese, e rimanere sul mercato globalizzato.