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Marco Postiglione (MarcoPost): "Centri estetici aperti in zona rossa, grande vittoria per il settore"

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Roma, 19 feb. (Labitalia) - "Con la possibilità di rimanere aperti anche nelle zone rosse, i centri estetici e l’intero settore hanno vinto una piccola ma grande battaglia". A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Marco Postiglione, fondatore e presidente di Marco Post, la prima...

Roma, 19 feb. (Labitalia) – "Con la possibilità di rimanere aperti anche nelle zone rosse, i centri estetici e l’intero settore hanno vinto una piccola ma grande battaglia". A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Marco Postiglione, fondatore e presidente di Marco Post, la prima rete in Europa di centri estetici specializzati in antiage senza bisturi con oltre 80 punti vendita attivi sul territorio nazionale. "A sbloccare la situazione – ricorda – una sentenza di merito del Tar del Lazio, che ha accolto la richiesta da parte di un’associazione di categoria dell’estetica e annullato gli effetti del precedente dpcm.

Postiglione, che a partire da novembre si era esposto in prima persona fino ad incarnare la protesta dei gestori di tutta Italia, si dice "entusiasta per la ritrovata parificazione tra noi centri estetici e gli altri servizi alla persona, come barbieri e parrucchieri, ai quali è sempre stato concesso di proseguire la propria attività anche nelle regioni rosse". "Con l’annullamento di questa sentenza discriminatoria e assolutamente ingiusta – prosegue Postiglione – migliaia di centri esteti potranno riprendere il proprio lavoro, a fortissima componente femminile, e da sempre caratterizzato da un’altissima attenzione alle normative sanitarie anti-Covid".

"La decisione del Tar – sottolinea – rappresenta inoltre una boccata d’ossigeno e un segnale di speranza per un settore, quello dell’estetica, già messo in ginocchio dal reiterarsi di chiusure immotivate". Secondo alcune stime di Confesercenti Immagine e Benessere, "le perdite dei centri estetici si aggirano attorno al 45% da inizio pandemia". "Ci tengo a ringraziare – conclude il fondatore di Marco Post – le associazioni di categoria che hanno portato avanti questo ricorso con straordinaria determinazione, in primis Confestetica, e tutti coloro che hanno dato voce alla nostra battaglia".