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Covid Italia, Marina Salamon: "Bene vaccini in azienda ma ora pensiamo a dosi per anziani"

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Milano, 24 feb. (Labitalia) - "I vaccini nelle aziende? Attualmente, mi sembra un discorso campato per aria; perché se non si riesce a vaccinare tutti gli anziani significa che non avanzano i vaccini. Però, se i vaccini fossero disponibili, mi andrebbe benissimo che le aziende pag...

Milano, 24 feb. (Labitalia) – "I vaccini nelle aziende? Attualmente, mi sembra un discorso campato per aria; perché se non si riesce a vaccinare tutti gli anziani significa che non avanzano i vaccini. Però, se i vaccini fossero disponibili, mi andrebbe benissimo che le aziende pagassero del personale sanitario extra, magari i giovani laureati o gli studenti di Medicina, oppure i farmacisti fuori orario". Lo dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Marina Salamon, imprenditrice, dirigente d'azienda e scrittrice italiana.

"Non sto parlando – sottolinea – di farseli tra impiegati, tra colleghi ma di persone che abbiano le competenze per procedere alle vaccinazioni. C'è poi da tenere presente che i vaccini hanno necessità particolari relative al trasporto e alla temperatura. Quindi non alimenterei polemiche sul nulla, piuttosto nel frattempo andrei a capire che non si inceppi la distribuzione delle dosi disponibili".

Marina Salamon interviene anche sulla questione delle donne al governo. "Poche donne al governo? – dice – mi sembra una polemica corretta di fondo, perché 8 ministri su 23 è comunque un 35% e non è un 50%. Quindi, da un lato, mi viene da dire che continuiamo a parlarne perché il mondo e l'Italia devono cambiare ancora. Dall'altro, però, il fatto che siano donne di qualità mi rasserena. Siamo, infatti, lontani dall'epoca di 'donne messe lì per caso".

"Però – avverte – la percentuale di donne in Parlamento non è migliore di questa. Di conseguenza, non si sta pescando in un ambiente così innovativo, perché tutto deve partire dalla base. Come in un'azienda: se ci fosse un'ostilità di fondo in cui non viene dato spazio alle donne, non arriveremo ad avere una dirigenza di donne. Azienda uguale politica italiana".

"L'importante – spiega – è che la politica prenda atto che nella società e nell'economia le cose stanno cambiando e che non arrivi per ultima ad applicare questi cambiamenti. Dovrebbe prendere uno spunto corretto da un'America in cui non c'è solo Kamala Harris, ma anche la moglie del presidente, che è una bella figura che ha lavorato sempre e pare che continuerà a farlo. Ben diversa dalla figura decorativa e arrabbiata di prima che magari è anche intelligente, ma non lo sappiamo e nel frattempo si esprime con i vestiti".