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Salute: 'suore colpite dal burnout, la sindrome da stress da lavoro '

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Città del Vaticano, 23 gen. (AdnKronos Salute) - Suore colpite dal burnout, la sindrome da stress lavorativo. A occuparsi della questione, con un servizio sulla prevenzione, è il mensile femminile dell'Osservatore Romano 'Donne Chiesa Mondo', che nell'ultimo numero ...

Città del Vaticano, 23 gen. (AdnKronos Salute) – Suore colpite dal burnout, la sindrome da stress lavorativo. A occuparsi della questione, con un servizio sulla prevenzione, è il mensile femminile dell'Osservatore Romano 'Donne Chiesa Mondo', che nell'ultimo numero – in uscita il 26 gennaio – si occupa della sindrome che colpisce anche le suore. Tanto che l'Uisg, Unione internazionale superiore generali, ha organizzato un laboratorio a Roma per affrontare la questione e, in collaborazione con l'Unione dei superiori generali, ha deciso di istituire per 3 anni una Commissione per la cura della persona. "Dobbiamo chiederci cosa succede nella nostra Chiesa e nel Paese in cui operiamo", dice suor Lounghry nel servizio, rivendicando la necessità di nuovi regolamenti volti a spezzare "l'ambiguità" e l'assenza di "certe regole".

'Donne Chiesa Mondo' pubblica anche un'intervista al cardinale Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per la vita consacrata, nella quale il cardinale affronta il tema del calo delle vocazioni e della chiusura dei conventi, come pure quello degli abusi sessuali e di potere, della gestione dei beni e della pesantezza di strutture ancora organizzate come secoli fa. "L'Europa attraversa un momento molto difficile – osserva – Si chiudono molte case, ci sono molti abbandoni. La vita consacrata ha radici molto forti ma non ci si è accorti che alcune cose vanno cambiate, perché sono invecchiate. La formazione prima di tutto, poi la questione della fraternità, e infine il rapporto autorità-obbedienza". Braz de Aviz da sapere anche che il Papa ha in mente di realizzare "a Roma una casa per accogliere dalla strada alcune suore mandate via da noi o dalle superiore, in particolare nel caso che siano straniere".