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Coronavirus: Speranza, 'stop voli Cina resta finché epidemia non sarà vinta'

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Milano, 17 feb. (AdnKronos Salute) - "L'emergenza coronavirus va monitorata giorno per giorno e infatti la nostra task force si riunisce ogni mattina. Oggi le misure decise dal tavolo tecnico scientifico sono le più idonee a salvaguardare il nostro Paese" e "solo il cambia...

Milano, 17 feb. (AdnKronos Salute) – "L'emergenza coronavirus va monitorata giorno per giorno e infatti la nostra task force si riunisce ogni mattina. Oggi le misure decise dal tavolo tecnico scientifico sono le più idonee a salvaguardare il nostro Paese" e "solo il cambiamento del quadro epidemiologico può farle modificare. L'auspicio è che nei prossimi giorni e settimane i dati risentano positivamente del lavoro importante svolto dal Governo cinese". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista a 'la Repubblica' torna a rivendicare la correttezza delle decisioni prese per proteggere la salute degli italiani, a cominciare dal blocco dei voli da e per la Cina. Quanto al primo caso di contagio in Africa, il ministro rassicura e precisa che "ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti".

Con lo stop ai voli "in Italia abbiamo scelto l'approccio più prudenziale", ma "gli Stati Uniti hanno preso misure simili alle nostre" e "in Europa la Repubblica Ceca ha fatto come noi, e anche la Grecia", ripete Speranza confermando la posizione espressa durante la riunione dei ministri della Salute Ue. "Sono stato io a chiedere" l'incontro, ricorda, "perché ritengo ci voglia un maggiore coordinamento. In Europa il quadro è sotto controllo, abbiamo 47 casi su 500 milioni di abitanti, ma la situazione va seguita con la dovuta attenzione". Riguardo al monitoraggio attivato negli aeroporti, "siamo a 1,2 milioni di persone controllate" con nessun caso di febbre risultato poi positivo all'infezione. Sul fronte risorse, "5 milioni di euro stanziati anche per i controlli bastano. Li facciamo con personale dello Stato e grazie ai tanti volontari che voglio ringraziare. Se però si dovrà investire di più – garantisce il ministro – siamo pronti a farlo".

Speranza risponde poi sulla situazione coronavirus in Africa. "C'è un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino – osserva – La situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà", anche se appunto "ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti. Per quanto riguarda voli e imbarcazioni che provengono dall'Africa, i controlli sono rigorosi come per chi proviene da altre parti del mondo. Ricordo che la nostra decisione più drastica riguarda un Paese, la Cina, dove sono concentrati il 99% dei casi al mondo. Non ha fondamento scientifico al momento prevedere altro". Piuttosto, puntualizza, "come ho detto ai ministri europei, l'Unione e l'Oms devono sostenere i Paesi africani per mettere in atto misure di prevenzione e contenimento. Magari non l'Egitto, che ha un sistema sanitario abbastanza solido, ma altri Paesi".

Infine il caso scuole, con la modifica della circolare sulle indicazioni per gli studenti che rientrano dalla Cina in Italia, sollecitata da alcuni governatori del Nord. "Le valutazioni sulle misure di prevenzione sono scientifiche – tiene a chiarire Speranza – e i nostri scienziati sono tra i migliori al mondo, non politiche. Non deve esserci distinzione tra maggioranza e opposizione. Lavoro con questo spirito e con le Regioni c'è grande coordinamento come è giusto che sia. Sapevamo che gli alunni coinvolti nella sorveglianza attiva sarebbero stati pochi, alcune centinaia. I dati di questi giorni lo confermano".