> > Coronavirus: studio, 'bufala' 1 video su 4 tra i più visti s...

Coronavirus: studio, 'bufala' 1 video su 4 tra i più visti su YouTube

featured 1141539

Roma, 19 mag. (Adnkronos Salute) - Quella che stiamo vivendo è sicuramente la pandemia più mediatica della storia. Ma anche la più 'ricca' di fake news sul tema. L'ennesima conferma arriva da uno studio canadese, dal quale emerge che più di un quarto dei vi...

Roma, 19 mag. (Adnkronos Salute) – Quella che stiamo vivendo è sicuramente la pandemia più mediatica della storia. Ma anche la più 'ricca' di fake news sul tema. L'ennesima conferma arriva da uno studio canadese, dal quale emerge che più di un quarto dei video più visti su YouTube contiene informazioni fuorvianti su Covid-19. I ricercatori hanno condotto un'indagine, nel mese di marzo 2020, passando in rassegna il contenuto dei 150 video più visti sul Sars-CoV-2 su YouTube, piattaforma video utilizzata da più di due miliardi di utenti web in tutto il mondo.

Come noto, oltre il 70% degli adulti naviga su internet per avere informazioni sanitarie e mediche, e mai come in questa epidemia le persone hanno cercato informazioni sulla rete. Data l'importanza di diffondere informazioni mediche pertinenti, utili e affidabili, tre ricercatori della Facoltà di Medicina dell'Università di Ottawa e del Dipartimento di Scienze Mediche dell'Università Carleton (Ottawa) – il cui studio è stato postato in pre-pubblicazione sul Lancet – hanno quindi voluto valutare la veridicità, l'utilità e la qualità della maggior parte dei video di YouTube relativi a Covid-19, visualizzando in modo indipendente 150 video in lingua inglese. I criteri di qualità e pertinenza con i quali sono stati giudicati sono uno britannico (modified Discern) e l'altro secondo parametri fissati dall'American Medical Association (modified Jama).

I ricercatori hanno trovato un po' di tutto. Ovviamente i video più affidabili sono risultati quelli provenienti da fonti governative o professionali rispetto a quelli di utenti singoli. Quanto ai contenuti si andava dai consigli al grande pubblico ("gli esperti raccomandano di accumulare scorte di cibo per bambini e bottiglie di acqua in caso di penuria") alle teorie complottiste ("il mondo è guidato da una setta che vuole controllare il mondo e il coronavirus è una di queste tattiche per controllare l'economia è distruggere le piccole imprese") a quelle razziste o discriminatorie ("il virus cinese") ecc.

Secondo Heidi Oi-Yee Li e colleghi, autori dello studio, oltre ad alimentare la paura e il razzismo, questa proliferazione di disinformazione può portare a comportamenti inappropriati e pericolosi, come purtroppo abbiamo visto accadere durante questa pandemia. "Questa disinformazione impedisce la diffusione di informazioni accurate – sostengono – ostacolando gli sforzi dei funzionari della sanità pubblica e degli operatori sanitari per combattere Covid-19".