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Coronavirus: Telefono Amico, richieste d'aiuto raddoppiate in primi 6 mesi 2020

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Roma, 3 set. (Adnkronos Salute) - "Nei primi 6 mesi del 2020 abbiamo ricevuto quasi 2mila richieste di aiuto da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno"...

Roma, 3 set. (Adnkronos Salute) – "Nei primi 6 mesi del 2020 abbiamo ricevuto quasi 2mila richieste di aiuto da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". Lo rende noto in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio Telefono Amico Italia, organizzazione di volontariato che da oltre 50 anni si prende cura di chi ha bisogno di essere ascoltato e sostenuto.

La Giornata ricorre il 10 settembre e proprio in questa data, a partire dalle 18.30, Telefono Amico Italia trasmetterà in diretta su Facebook un evento virtuale che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dello psichiatra e psicoterapeuta Diego De Leo, direttore emerito del Centro collaborativo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la ricerca e la formazione sulla prevenzione del suicidio e dell'Istituto australiano per la ricerca e la prevenzione del suicidio presso la Griffith University di Brisbane, nonché direttore del Dipartimento di Psicologia presso la Primorska University della Slovenia, dove dirige il Centro nazionale per la ricerca sul suicidio.

"Sono oltre 800mila le persone che ogni anno nel mondo si tolgono la vita, in media una ogni 40 secondi. Numeri impressionanti che ci spingono a lavorare in maniera sempre più intensa sul fronte della prevenzione – spiega la presidente di Telefono Amico Italia, Monica Petra – Proprio al fine di accendere i riflettori su questo complesso fenomeno, da anni celebriamo la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio attraverso street action di sensibilizzazione in varie città italiane. Quest'anno, viste le restrizioni imposte dall'emergenza Covid-19, abbiamo deciso di ricordare l'importanza di questa giornata attraverso un evento virtuale che prevede approfondimenti sul tema, testimonianze dirette e momenti artistici molto toccanti".

"Con questo evento – spiega ancora Petra – vogliamo ricordare che Telefono Amico Italia è sempre a disposizione di tutte le persone che vivono fasi di disagio profondo e dei loro familiari, anche e soprattutto in questo momento così difficile. Negli ultimi mesi – rileva – abbiamo riscontrato un netto aumento di telefonate e messaggi ai nostri tre servizi di ascolto: chiamate vocali attraverso numero unico 02 2327 2327, chat attraverso il numero WhatsApp 345 0361628 e mail attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it".

"Al numero unico – riporta – le segnalazioni relative al suicidio sono arrivate principalmente da uomini (58%) con età compresa tra i 26 e i 35 (22%); in circa il 40% dei casi le chiamate sono arrivate da persone che hanno chiesto aiuto per sé, mentre nel restante 60% dei casi le chiamate sono arrivate da persone preoccupate per altri. Il servizio WhatsApp Amico è stato invece utilizzato, in relazione al tema del suicidio, principalmente da donne (54%) con età compresa tra 18 e 25 anni (35%). Importante prevalenza di donne (65%) anche nelle segnalazioni ricevute dal servizio mail M@ilAmica".

"In termini assoluti, la maggior parte delle richieste di aiuto relative al tema del suicidio è arrivata attraverso chiamate vocali al numero unico 02 2327 2327, che è il nostro strumento di ascolto storico. Notiamo, tuttavia, una netta crescita anche del servizio WhatsApp – prosegue Petra – recentemente esteso a livello a nazionale, dove il tema del suicidio tocca ben una chat su quattro. Questo significativo aumento delle richieste di aiuto potrebbe essere legato non solo alle conseguenze psicologiche dell’emergenza Covid-19, ma anche al fatto che finalmente, pian piano, si sta sgretolando il tabù sul suicidio e si inizia a chiedere aiuto con più facilità e meno 'vergogna'".

A destare preoccupazione è in particolare l'autunno. "I prossimi mesi – avverte De Leo – potrebbero essere particolarmente delicati sul fronte della sofferenza psicologica a causa degli effetti sull'economia dell'emergenza sanitaria. E' fondamentale preparare sin d'ora la popolazione alle difficoltà del periodo che sta arrivando, in modo che non ne venga colta del tutto alla sprovvista. Personalmente temo che, come accade a seguito di ogni grande crisi finanziaria, nei prossimi mesi dovremo attenderci conseguenze drammatiche per molte famiglie. E difficoltà importanti potrebbero indurre a reazioni tragiche".

"Il Covid – aggiunge lo psichiatra – ha aumentato da subito i livelli di depressione, ansia, ossessività, fobie, irritabilità, paura del contagio e violenza domestica. Inoltre, persone in passato portatrici di disturbi mentali, e da tempo in completo benessere, sono tornate a presentare sintomi. L'aspetto più critico di questa emergenza potrebbe risiedere proprio nei timori per il futuro, soprattutto in termini di occupazione e di bilanci delle famiglie, cui si associano frequentemente problemi di salute psichica".