> > Covid, vaccino spray: in arrivo il test

Covid, vaccino spray: in arrivo il test

featured 1180712

Roma, 14 set. (Adnkronos Salute) - Ricercatori britannici stanno per iniziare le sperimentazioni di vaccini in spray nasale contro il nuovo coronavirus. Far arrivare le dosi direttamente dal naso ai polmoni potrebbe dare una risposta immunitaria migliore rispetto alle metodiche tradizionali, spiegan...

Roma, 14 set. (Adnkronos Salute) – Ricercatori britannici stanno per iniziare le sperimentazioni di vaccini in spray nasale contro il nuovo coronavirus. Far arrivare le dosi direttamente dal naso ai polmoni potrebbe dare una risposta immunitaria migliore rispetto alle metodiche tradizionali, spiegano i ricercatori sulla Bbc online. Il team dell'Imperial College di Londra utilizzerà due apripista già in fase di sviluppo: quello di Oxford-AstraZeneca e uno dell'Imperial che è entrato nei test sull'uomo a giugno.

Circa 30 volontari sani riceveranno i vaccini sotto forma di nebulizzazione o aerosol, nello stesso modo in cui i farmaci per l'asma vengono somministrati con un nebulizzatore o una mascherina. Anche il vaccino contro l'influenzale stagionale può essere somministrato come spray nasale anziché come iniezione. Il ricercatore capo, Chris Chiu, ha sottolineato che "l'attuale pandemia è causata da un virus respiratorio che infetta principalmente le persone attraverso le cellule che rivestono il naso, la gola e i polmoni. Si tratta di rivestimenti specializzati, che producono una risposta immunitaria diversa al resto del corpo. Quindi è fondamentale capire se bersagliare in modo diretto le vie aeree può fornire una risposta" più efficace "rispetto a un vaccino iniettato nel muscolo".

Come spiega Robin Shattock, responsabile della ricerca sul vaccino dell'Imperial College, "gruppi in tutto il mondo stanno attualmente lavorando a sperimentazioni cliniche sui vaccini Covid-19. E ci diranno se questi candidati possono produrre una risposta immunitaria sistemica contro il virus".

"Tuttavia, è improbabile che questi studi ci dicano qualcosa sulla risposta localizzata nel naso, nella gola e nelle vie aeree, dove il virus attacca e invade le cellule. Può darsi – conclude – che un gruppo abbia il vaccino giusto ma il metodo di somministrazione sbagliato. E solo studi come questo potranno dircelo".