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Coronavirus: prioritari test Covid a studenti e operatori scolastici, nuova circolare ministero

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Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Gli operatori scolastici e gli alunni hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici per Sars-Cov2. Lo sottolinea il ministero della Salute nella nuova circolare della Direzione generale della Prevenzione sanitaria, che traccia gli "scena...

Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) – Gli operatori scolastici e gli alunni hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici per Sars-Cov2. Lo sottolinea il ministero della Salute nella nuova circolare della Direzione generale della Prevenzione sanitaria, che traccia gli "scenari più frequenti rispetto al verificarsi di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole" e dà le "indicazioni sia per il contenimento dell’epidemia che per garantire la continuità in sicurezza delle attività didattiche ed educative".

Se l'alunno o l'operatore scolastico risulta positivo al test per Sars-Cov-2, si legge nella circolare, si notifica il caso al Dipartimento di prevenzione che "avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata", secondo quanto previsto dalla precedente circolare del ministero della Salute. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione, attestata dai 2 tamponi negativi a 24 ore l'uno dall'altro. L’alunno o l'operatore rientreranno a scuola con "attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all’ingresso o rientro in comunità".

Se il test è negativo, il pediatra o il medico curante "valutano il percorso clinico/diagnostico più appropriato (eventuale ripetizione del test) e comunque l’opportunità dell’ingresso a scuola". In caso di diagnosi di patologia diversa da Covid-19, "la persona rimarrà a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni" del medico.

Infine, se l'alunno o l'operatore scolastico è "convivente di un caso, su valutazione del Dipartimento di prevenzione, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena". I suoi contatti stretti, per esempio i compagni di classe, "non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del Dipartimento di prevenzione in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul convivente di un caso" di Covid-19.