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Covid: Pesenti (intensive Lombardia), 'un anno da Codogno, siamo ancora qua'

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Milano, 16 feb. (Adnkronos Salute) - "E' passato un anno, è vero. Che dire? Solo una cosa: siamo ancora qua". Antonio Pesenti, direttore del Dipartimento di Uoc Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano e coordinatore delle terapie intensive nell'Unità di cri...

Milano, 16 feb. (Adnkronos Salute) – "E' passato un anno, è vero. Che dire? Solo una cosa: siamo ancora qua". Antonio Pesenti, direttore del Dipartimento di Uoc Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano e coordinatore delle terapie intensive nell'Unità di crisi della Regione Lombardia per l'emergenza Covid, lancia una sorta di monito, e non aggiunge molto altro. E' questa la cosa che conta, mentre si avvicina il 20 febbraio: nel 2020 è stato il giorno in cui tutto è cambiato. Da un tampone positivo a Sars-CoV-2 in un ospedale di Codogno, in provincia di Lodi. Prima zona rossa d'Italia. Primo fronte di lotta alla pandemia. Da allora per gli ospedali lombardi è stato come andare sulle montagne russe.

"Purtroppo la pandemia non finisce – incalza Pesenti – se non si controlla in tutto il mondo il virus tornerà sempre indietro. Ecco perché, lo ripeterò sempre, bisogna vaccinare il mondo e non solo chi può pagare". Vaccinare tutti e in fretta. "Mi auguro – conclude – che ci si renda conto che farmaci e vaccini sono un bene essenziale che va messo a disposizione di tutti".