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Fase 2: mascherine e guanti, rifiuti speciali da considerare pericolosi

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Roma, 12 mag. - (Adnkronos) - A causa di Covid 19, le aziende che sono già attive e quelle che a breve lo saranno nuovamente, dovranno garantire la massima sicurezza utilizzando, nei propri ambienti di lavoro, mascherine e guanti protettivi. La riapertura causerà un decisivo aumento di...

Roma, 12 mag. – (Adnkronos) – A causa di Covid 19, le aziende che sono già attive e quelle che a breve lo saranno nuovamente, dovranno garantire la massima sicurezza utilizzando, nei propri ambienti di lavoro, mascherine e guanti protettivi. La riapertura causerà un decisivo aumento di Dpi creando centinaia di tonnellate di nuovi rifiuti speciali al mese da gestire e smaltire come tali.

Guanti e mascherine ci proteggono dal potenziale rischio biologico e quando diventano un rifiuto vanno trattati come rifiuti speciali, ma ancor di più andrebbero trattati come rifiuti pericolosi (ricadendo nel campo di applicazione del dpr 254/2003). E' quanto comunica in una nota il Gruppo EcoEridania, operatore a livello europeo nel trasporto e nel trattamento di questi rifiuti, con 23 filiali sul territorio nazionale con una capacità di smaltimento di oltre 100 mila tonnellate rispetto ad una capacità complessiva di 350 mila tonnellate l’anno.

“Prima dell’emergenza sanitaria, in Italia la produzione ordinaria dei rifiuti sanitari, pericolosi e non, era di 150 mila tonnellate l’anno”, afferma Andrea Giustini, presidente del Gruppo EcoEridania che aggiunge: "la produzione di rifiuti sanitari è prima sensibilmente diminuita, per poi raggiungere un picco di più 20% nazionale. Ora che le aziende si stanno rimettendo in moto, dovranno garantire la massima sicurezza ai dipendenti e ai clienti e ci aspettiamo un aumento".

"Ma non solo: dal momento che mascherine e guanti usati potrebbero essere potenzialmente contaminati dal virus, è importante che le imprese sappiano che esiste la possibilità di smaltirli come rifiuti pericolosi e per incentivare questa attività noi lo facciamo a parità di costi, per noi è fondamentale spingere i nostri clienti e tutta la popolazione ad utilizzare questo livello di precauzioni – conclude Giustini – perché consentirebbe alle aziende di poter assolvere con la massima attenzione a quanto stabilito dalla normativa in merito allo smaltimento di rifiuti e garantirebbe una maggiore sicurezza per tutte le società”.