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Dalla ricerca al digitale, healthcare e industria a confronto

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Roma, 26 nov. (Adnkronos) - Trasformarsi nella direzione della sostenibilità. A misurarsi con questo necessario cambio di paradigma nell’ultima giornata di evento del III Forum Sostenibilità di Fortune Italia due settori trainanti del nostro paese, l'healthcare e l’ind...

Roma, 26 nov. (Adnkronos) – Trasformarsi nella direzione della sostenibilità. A misurarsi con questo necessario cambio di paradigma nell’ultima giornata di evento del III Forum Sostenibilità di Fortune Italia due settori trainanti del nostro paese, l'healthcare e l’industria.

Silvio Angelo Garattini, presidente e fondatore Istituto Mario Negri, sottolinea la “poca attenzione per la ricerca nel nostro Paese” e lancia una proposta: “Avere un’agenzia che si occupi della ricerca scientifica perché oggi i fondi disponibili sono sparsi tra i vari ministeri”.

Al centro del dibattito il tema degli investimenti. “Non si possono generare buoni progetti di ricerca senza risorse economiche adeguate”, afferma Francesco De Santis, componente del Comitato di Presidenza Farmindustria. Della stessa opinione Francesca Pasinelli, direttore generale Fondazione Telethon, che rincara la dose: “Da noi manca programmazione e consapevolezza su cosa serva veramente, non è che in Italia non vengano lanciati investimenti, il problema è una stima di costi e esigenze irrealistiche che vanificano gli importi stanziati”.

E l’industria non è certo esclusa da questo cambiamento di paradigma, anzi “è motore della sostenibilità” dice Josef Nierling, amministratore delegato Porsche Consulting. “E' il momento di trasformare la sostenibilità in un fattore di competitività mettendola al centro della strategia aziendale”, afferma.

Durante la pandemia abbiamo sperimentato nuovi modelli organizzativi: la sfida è quella di far diventare smart anche il lavoro delle persone che realizzano i prodotti nella fabbrica del futuro. Sonia Bonfiglioli, presidente Bonfiglioli Riduttori ricorda il progetto Evo, “quello di uno stabilimento nuovo, totalmente automatizzato, che per noi ha comportato un investimento di decine di milioni di euro che ci ha messo davanti a un punto cardine del momento di trasformazione: introducendo i robot nella produzione, come avrebbe reagito la forza lavoro di un’azienda storica della metalmeccanica bolognese come la nostra?”.

Marco Hannappel, amministratore delegato Philip Morris Italia sottolinea come “l’industria 4.0 consenta a tutti di lavorare in maniera inclusiva: da noi il 40% della forza lavoro è donna”. Sull’ambiente, intanto, “abbiamo emissioni ridotte grazie a “uno dei più grandi parchi solari d’Europa”.

Claudio Giovanni Picech, presidente e Ceo Siemens spiega che “digitale per noi è la capacità di collaborare. La digitalizzazione se si vuole fare va messa al centro in tutte le cose, anche nella gestione del personale: non si può essere digitale senza responsabilizzazione delle persone che le porti ad avere una mentalità di crescita”.