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Focolaio covid all’ospedale di Messina: 18 pazienti e 6 medici finora positivi

L'ospedale Papardo di Messina

Focolaio covid all’ospedale Papardo di Messina, la città siciliana con il minor numero di vaccinati completi: 18 pazienti e 6 medici finora positivi

Nella città con meno vaccinati della Sicilia, Messina, si è sviluppato un focolaio covid con 18 pazienti e 6 medici finora positivi. La città ha solo il 67% di vaccinati con doppia dose e l’ospedale Papardo è diventato specchio amaro della situazione, amarissimo per qualcuno. Molti degenti infatti lamentano una vera odissea e qualcuno ha persino chiamato i carabinieri per ovviare ad un caos innescato pare non solo dal focolaio in sé, ma anche dal pressappochismo con cui lo stesso sarebbe stato affrontato in molte circostanze.

Focolaio covid all’ospedale di Messina: l’odissea del signor Fortunato

Il 70enne Fortunato Ruggeri ad esempio, ha riferito al Fatto Quotidiano la sua situazione, che non è delle migliori: “Sono ricoverato da 29 giorni, aspettavo che mi operassero alla gamba, poi c’è stato il primo caso e tutto è rimasto sospeso”. E ancora:  “Dieci giorni dopo quasi tutti gli altri pazienti erano positivi, ero tra i pochi rimasti negativi. Ora sono risultato positivo anch’io e a questo punto non so che cosa ne sarà di me, voglio andarmene a casa”. 

Chiamate ai carabinieri e presunto caos dopo il focolaio covid all’ospedale di Messina

Il signor Reggi ha contattato i Carabinieri spiegando: “Medici qui non se ne vedono”. Giuseppe Ranieri Trimarchi, direttore sanitario dell’ospedale, ha detto:  “Abbiamo fatto tutto secondo protocollo: la prima paziente risultata positiva è stata subito trasferita, poi man mano anche gli altri. Alcuni nei reparti Covid del Papardo, altri, meno gravi in altre strutture”. 

“Nessuna sanificazione immediata”: la testimonianza sul Focolaio covid all’ospedale di Messina

Ma c’è anche chi come Antonio Crea, capo della Polizia Municipale di un paesino del Messinese, smentisce Trimarchi: “Dopo il primo caso Covid non sono state prese le misure necessarie, il reparto non è stato sanificato e gli operatori sanitari avevano solo la mascherina, solo dopo gli altri casi hanno cominciato a mettere la tuta e presìdi più consoni alla situazione”.