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Fondazione Gimbe: "Cancellare il sistema dei colori, ma sì a zone rosse locali"

Covid

L'ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe ha svelato un rallentamento della curva dei contagi ed è d'accordo sulla cancellazione del sistema a colo

L’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe ha svelato un rallentamento della curva dei contagi ed è d’accordo sulla cancellazione del sistema a colori. 

Fondazione Gimbe: “Cancellare il sistema dei colori, ma sì a zone rosse locali”

L’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe ha svelato che nel periodo dal 19 al 25 gennaio si è registrato un rallentamento della curva dei contagi, con 1.197.970 casi contro 1.243.789 della scorsa settimana. Si registrano meno contagi, meno ricoveri in terapia intensiva e un calo dei decessi. La Fondazione si è allineata con la richiesta dei governatori, di eliminare il sistema di classificazione a colori. Secondo l’Istituto “non sussistono attualmente differenze tra zona bianca e zona gialla e per la zona arancione le (poche) regole restrittive si applicano esclusivamente alle persone non vaccinate“. La Fondazione ha sottolineato che le Regioni possono aumentare il numero di posti letto Covid.

Dalla Fondazione, però, arriva un no per la revisione della classificazione dei ricoveri, non conteggiando i pazienti ricoverati per altre patologie, ma trovati positivi ad un tampone o asintomatici, in quanto “la positività può peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni“. Il quadro completo della settimana è il seguente: 

  • Decessi: 2.519 (+11,2%), di cui 141 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: -24 (-1,4%)
  • Ricoverati con sintomi: +589 (+3%)
  • Isolamento domiciliare: +126.541 (+5%)
  • Nuovi casi: 1.197.970 (-3,7%)
  • Casi attualmente positivi: +127.106 (+5%)

Nella stessa settimana si è registrato un aumento dei nuovi casi in 12 regioni e una riduzione in 9 regioni. In 51 province l’incidenza supera i 2.000 casi per 100.000 abitanti. Si è registrato un calo del numero dei tamponi totali, passati da 7.672.378 della settiamna 12-18 gennaio a 7.327.579 di quella 19-25 gennaio. La pressione sugli ospedali, invece, è ancora alta, come confermato da Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione. Al 25 gennaio il tasso di occupazione nazionale da parte di pazienti positivi è del 30,6% in area medica e del 17,6% in area critica. Per quanto riguarda i vaccini, al 26 gennaio risultano consegnate 124.850.124 dosi, di cui 4.026.014 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. Resta immunizzato con almeno una dose l’84,2% della popolazione e l’80,1% ha completato il ciclo vaccinale. Il numero di somministrazioni è in calo. La copertura vaccinale è ancora bassa tra i bambini dai 5 agli 11 anni. 

Fondazione Gimbe: vaccini e quarta dose

Nella settimana 19-25 gennaio si è registrato un crollo dei nuovi vaccinati, che sono stati 355.309 rispetto ai 514.324 della settimana precedente. Segnalato anche un calo dei nuovi vaccinati over 50. Al 18 gennaio erano ancora 7,8 milioni le persone che non si sono vaccinate: 2,58 milioni tra i 5 e gli 11 anni, 724 mila tra i 12 e i 19 anni e più di 2 milioni di over 50. Il tasso di copertura vaccinale tra i 5 e gli 11 anni è del 29,3%. Le terze dosi somministrate sono 31.138.488, con un tasso di copertura nazionale del 78,8%, con grandi differenze regionali. 

Per quanto riguarda la quarta dose, la Fondazione Gimbe frena. “Se da un lato l’Ema ha chiarito che, al momento, non ci sono evidenze scientifiche a supporto della somministrazione di una dose aggiuntiva nella popolazione generale dall’altro ha suggerito che potrebbe essere presa in considerazione per le persone immunocompromesse che hanno ricevuto la terza dose come ‘dose aggiuntiva’ a 28 giorni dal completamento del ciclo primario” ha dichiarato la Fondazione. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità dimostrano la riduzione dell’efficacia vaccinale a partire da 3 mesi dal completamento del ciclo primario e la risalita dopo il richiamo. Nelle persone con ciclo completo si riduce leggermente l’incidenza di diagnosi, ma soprattutto di malattia grave e decesso.

Fondazione Gimbe: tracciamento dei positivi e scuole

La Fondazione Gimbe ha bocciato la revisione delle misure inerenti alla sorveglianza sanitaria, dividendo i positivi asintomatici e quelli sintomatici, perché questa divisione non è basata su evidenza scientifiche. Un no anche per la proposta di aggiornamento delle misure di isolamento dei lavoratori dei servizi essenziali, riducendo a 3 giorni dall’inizio dei sintomi e ulteriori 3 giorni con obbligo mascherina Ffp2. Per quanto riguarda il tracciamento, secondo l’Istituto è giusta l’idea dei governatori di sospenderlo.

La Fondazione non ritiene condivisibile la proposta di superamento del sistema di sorveglianza negli Istituti, procedendo con la sospensione della didattica solo per i ragazzi sintomatici. “L’elemento discriminante ai fini della quarantena in caso di tampone negativo dovrebbe essere rappresentato dallo status vaccinale e non dalla presenza o assenza di sintomi Covid. Inoltre, in caso di positività al tampone, lo studente deve essere isolato, indipendentemente dallo status vaccinale” ha spiegato Nino Cartabellotta.