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Fondazione Open, il Senato dà il via libera al conflitto di attribuzione

Fondazione Open Senato

Palazzo Madama ha dato il via libera al conflitto d'attribuzione nell'ambito del caso della Fondazione Open con 167 voti favorevoli.

Con 167 voti favorevoli, 76 contrari e nessun astenuto il Senato ha dato il via libera alla relazione della Giunta delle immunità relativa al caso della Fondazione Open nel quale è stato coinvolto il Senatore e leader di Italia Viva Renzi.

Alla Corte Costituzionale è stato sollevato il conflitto di attribuzione nei confronti dei magistrati di Firenze. Questi ultimi avrebbero inserito e- mail e chat all’interno del fascicolo dell’inchiesta senza chiedere l’autorizzazione. “Non si può violentare la vita delle persone”, ha dichiarato Renzi poco prima di procedere con il voto.

Fondazione Open, il Senato approva il conflitto d’attribuzione

Il leader di Italia Viva, intervenendo in aula riguardo al caso Open ha affermato: “Chi dice che siamo in presenza del tentativo di un senatore di allontanarsi dal processo mente sapendo di mentire. Questo non ha niente a che vedere con la posizione dell’imputato, non cambia niente nel processo che mi riguarda. Siamo qua perché su questo tema si combatte una battaglia di civiltà giuridica e di dignità della politica. Qua parliamo di Costituzione”.

Ha poi aggiunto: “La domanda è se l’art.68 della Costituzione è ancora in vigore o no. […] Si parla di carte acquisite illegittimamente e lo dice la corte di Cassazione con 5 sentenze che hanno annullato i provvedimenti richiesti dalla procura di Firenze. La Cassazione dice che sono stati illegittimamente acquisti documenti, che non andavano acquisti e per 5 volte la Cassazione ha stabilito che i pm hanno agito in modo illegittimo”.

Pellegrini (Lega): “La Costituzione va rispettata”

Nel frattempo il senatore del Carroccio Pellegrini durante le dichiarazioni di voto ha sottolineato l’importanza della Costituzione: “Per esercitare degnamente la funzione legislativa va rispettata la Costituzione. Lo dobbiamo fare noi in primo luogo, ma anche tutti i poteri dello Stato. Va tutelata la libertà della magistratura ma anche la libertà della politica. Ci sono equilibri che vanno mantenuti”.

Il leader della Lega Salvini nel corso della presentazione del libro “Lobby & Logge” ha invece osservato: “Da Renzi mi separa se non tutto tantissimo, ma non lo combatterò mai a colpi di magistratura”.