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Fondi Lega, Di Battista: Salvini restituisca il maltolto

Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista attacca Matteo Salvini e, senza tanti giri di parole, chiarisce che la Lega deve restituire i 49 milioni sottratti.

Alessandro Di Battista entra a gamba tesa nel dibattito sui fondi della Lega, chiarendo che Matteo Salvini “deve restituire tutto fino all’ultimo centesimo”. “Se fossi un militante della Lega sarei il primo a chiederli, perché quelli sarebbero anche soldi miei” chiarisce. Il ministro dell’Interno risponde: “Se fosse in Parlamento probabilmente Di Battista avrebbe tanto tempo per lavorare e meno tempo per parlare”.

Di Battista contro Salvini

“Non ho problemi a parlare di Matteo Salvini, pure sui 49 milioni di euro della Lega. Non faccio parte della Lega e non ho mai amato particolarmente Salvini” chiarisce Alessandro Di Battista, ospite ieri sera di Lilli Gruber a Otto e mezzo. In collegamento dal Guatemala, il pentastellato denuncia infatti come il leader leghista sia, da quando entrato nel governo, “pompato dal sistema mediatico in maniera vergognosa”. Poi l’affondo a La Repubblica che, sottolinea l’ex parlamentare “pubblica qualsiasi cosa dica Salvini. – ironizzando – Il leader della Lega mangia la granita di caffè? Repubblica lo pubblica in prima pagina”.

“Lo pompano in maniera vergognosa. E questo, secondo me – spiega – avviene perché per gli editori impuri come De Benedetti il M5S è più pericoloso della Lega”. “Repubblica – aggiunge Di Battista – dice che Salvini è fascista, però con lui si comporta come faceva l’Istituto Luce con Mussolini. E’ incredibile”. “Io mi ricordo quando Matteo Renzi era super-pompato e sembrava il padrone dell’Italia, – evidenzia – oggi lo ritrovi coi modellini a fare i video e sembra Corrado Guzzanti”.

Poi una parentesi sui 49 milioni di euro della Lega che la magistratura sta ancora cercando. L’esponente del M5S è categorico: “Salvini li deve restituire fino all’ultimo centesimo, ci mancherebbe altro. Non c’entra niente il ‘processo politico’. Ma quando mai. La Lega deve restituire il maltolto”. Anzi, aggiunge Alessandro Di Battista, “se fossi un militante della Lega sarei il primo a chiederli, perché quelli sarebbero anche soldi miei, dei militanti. – e consiglia quindi – Iniziassero magari i deputati trombati della Lega a restituire i quattrini e gli assegni di fine mandato. Io restituito tutto quanto, 43mila euro di assegno di fine mandato. Lo facessero anche i leghisti”.

M5S vada avanti

Alessandro Di battista auspica quindi che il MoVimento 5 Stelle “vada avanti con durezza ed estremo rigore sulla propria strada”. “Un po’ Salvini gioca facendo propaganda, e la sa fare bene. – ammette – Ma, da italiano, dico che contano i risultati”.

“Mi piace – evidenzia per esempio – la scelta del governo sulla nazionalizzazione delle autostrade e, se la Lega dovesse tirarsi indietro, si sputtanerebbe”. “Per cui mi auguro che Salvini non dia retta a Giorgetti, che rappresenta l’ala maroniana e l’establishment della Lega. – precisa – Si deve insistere sulla legge anticorruzione, senza annacquarla, sul conflitto d’interesse e sui diritti sociali”.

Salvini: Di Battista parla troppo

“Faccio gli auguri di buona vita ad Alessandro Di Battista. Peccato che non sia in Parlamento, fosse in Parlamento e fosse ministro come Luigi Di Maio, con cui lavoro benissimo, probabilmente Di Battista avrebbe tanto tempo per lavorare e meno tempo per parlare” replica quindi Matteo Salvini. “Se fossi in Guatemala – aggiunge quindi il ministro dell’Interno – passerei il tempo in maniera più ludica”.

Da Lilli Gruber però il pentastellato aveva già precisato come lui e Di Maio abbiano “un carattere diverso”. “Ma siamo in piena sintonia. – assicura – Ho sentito dire da lui e da Bonafede più di una volta che le sentenze si rispettano”.