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Fontana di Trevi, da aprile le monetine andranno al Comune

fontana di trevi

All'anno viene lanciato in tutto circa un milione di euro nella fontana. L'incasso servirà a finanziare progetti di assistenza.

All’anno, la stupenda Fontana di Trevi incassa circa 1 milione di euro. Una bella cifra, che fino ad adesso veniva consegnata alla Caritas. Dal primo di aprile la somma verrà, invece, intascata dal Comune di Roma. Non è uno scherzo. È stato così deciso da un memorandum firmato lo scorso ottobre da Luca Bergamo, vicesindaco della Capitale, e dall’assessore della Comunità solidale e scuola Laura Baldassarre. Le monetine lanciate nella Fontana di Trevi, e in tutte le altre fontane di Roma, verranno utilizzate per finanziare progetti di assistenza.

Fontana di Trevi monetine

Il Comune di Roma incasserà direttamente tutte le monete lanciate dai turisti nella splendida Fontana di Trevi. Il vicesindaco della Città Eterna Luca Bergamo e l’assessore della Comunità solidale e scuola Laura Baldassarre lo hanno stabilito firmando un memorandum apposito. In precedenza, a beneficiare dell’incasso, che equivale all’incirca a 1 milione all’anno, era la Caritas. L’ordinanza coinvolge, oltre alla Fontana di Trevi, tutti gli altri monumenti a fontana di Roma. La somma totale verrà impiegata nel finanziare progetti di assistenza come la manutenzione del patrimonio artistico della città.

Caritas

A questo punto, la Caritas rischia però di dover sospendere e/o tagliare i propri servizi. Grazie a quel milione di euro all’anno, infatti, veniva sostenuta una rete di assistenza. Questa non comprendeva solamente mense per i poveri, ma anche di ostelli per i senzatetto, assistenza sanitaria e domiciliare per le fasce più deboli, raccolta e gestione di fondi e generi di prima necessità per famiglie in difficoltà. Vi era anche una sorta di ‘emporio della solidarietà’. Si trattava di un supermercato gratuito, messo a sostegno per gli indigenti.

Fontana di trevi

La Fontana di Trevi è la più grande che si trova a Roma. Fu costruita tra il 1732 ed il 1762. Il sontuoso monumento appartiene al tardo barocco. Da sempre è considerata una tappa obbligata dai turisti di tutto il mondo. Attorno ad essa vi sono nati leggende ed aneddoti. La tradizione più conosciuta e seguita nel mondo intero è appunto quella del lancio di una monetina dentro la fontana. Effettuando questo gesto a occhi chiusi, voltandosi di spalle verso palazzo Poli, ci si propizierebbe un ritorno nella Città Eterna nell’avvenire. Non sono conosciute le origini di questa usanza. È probabile che possa derivare dall’antica usanza di gettare nelle fonti sacre oboli o piccoli doni per propiziarsi la divinità locali, analogamente con i pozzi dei desideri. Questa tradizione è così famosa e riconosciuta che sono ben rari i turisti, anche non italiani, che si sottraggono al lancio della monetina, che è divenuto un vero e proprio rito.
Vi era un’altra tradizione. Quando dalla Fontana di Trevi si attingeva ancora acqua da bere (e l’acqua del monumento, che attualmente è utilizzata solo per irrigazione e per alimentare le fontane, era considerata tra le migliori di Roma perché non è calcarea) le ragazze ne facevano bere un bicchiere al fidanzato che partiva. Il bicchiere veniva poi frantumato in segno di fedeltà.