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Formaggio contaminato da listeria ritirato dai supermercati: qual è il lotto richiamato

formaggio contaminato da listeria

Metro ha segnalato il ritiro dal mercato per possibile presenza di listeria monocytogenes del Cheddar Birra Porter a marchio Cahill’s.

Formaggio contaminato da listeria ritirato dai supermercati: un lotto è stato segnalato per “rischio microbiologico” e subito tolto dagli scaffali del supermercato. Chi lo avesse già acquistato, deve accertarsi che il lotto sia quello richiamato e, qualora corrispondesse, il cliente dovrà riportare il prodotto nel punto vendita.

Formaggio contaminato da listeria ritirato dai supermercati

Il formaggio irlandese Cheddar Birra Porter a marchio Cahill’s, prodotto da Cahill Farm Cheeses Ltd, è stato richiamato per il rischio di listeria. A segnalarlo è la famosa catena di supermercati all’ingrosso Metro, che ha pubblicato un avviso informando del richiamo per “rischio microbiologico”, a causa della presenza di listeria che supera i limiti fissati dalla legge.

Dopo il ritiro di alcune tipologie di formaggio dovute al rischio di Escherichia Coli, il Cheddar Birra Porter è stato tolto dal mercato per l’eccessiva presenza di listeria monocytogenes, che può provocare un’infezione e causare problemi di salute. Il lotto incriminato è il n°21119 con data di scadenza fissata al 29 settembre 2021. Il prodotto originariamente era disponibile in forme dal peso di 1,1 kg, per poi essere divisi nei vari punti vendita al dettaglio.

Formaggio contaminato da listeria: cosa fare se è già stato acquistato

Il prodotto in questione non è più disponibile nei punti vendita Metro, quindi i clienti non correranno il rischio di acquistarlo. Tuttavia, prima che venisse divulgato l’allarme e segnalato il richiamo del formaggio, molti potrebbero averlo comprato.

Chiunque avesse acquistato il prodotto in questione, dovrà verificare la corrispondenza o meno del lotto, eventualmente consultandosi con il punto vendita. 

Formaggio contaminato da listeria, di cosa si tratta

L’infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome dall’omonimo batterio, il listeria monocytogenes, comunemente presente nel terreno e nell’acqua. Per questo motivo, può facilmente contaminare ortaggi e verdure.

L’infezione può essere rilevata anche in diversi cibi crudi, come verdure e carni non ben cotte, ma anche in prodotti lattiero-caseari a base di latte non pastorizzato. Adeguati processi di pastorizzazione e cottura eliminano la listeria, come avviene con la maggior parte dei batteri.

L’infezione può manifestarsi in forme lievi (diarrea). Tuttavia, può verificarsi anche sotto forma invasiva, detta anche “sistemica”. Il batterio passa dall’intestino al sangue e si diffonde nell’organismo, fino al sistema nervoso. Ne possono derivare encefaliti e meningiti oppure forme acute di sepsi.

Se nel primo caso, i sintomi compaiono nell’arco di poche ore dall’ingestione, nel secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può passare un mese (in alcuni casi si può arrivare persino a tre mesi).