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Formazione digitale con Prime Tutor, netflix delle ripetizioni

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Roma, 2 dic. (askanews) - La digitalizzazione, accellerata dalla pandemia, sta cambiando anche il mondo della formazione, sempre più ibrida e capace di integrare la didattica in presenza con quella a distanza. In Europa il mercato dell'Education Technology sta vivendo il suo boom, dai 6 miliardi ...

Roma, 2 dic. (askanews) – La digitalizzazione, accellerata dalla pandemia, sta cambiando anche il mondo della formazione, sempre più ibrida e capace di integrare la didattica in presenza con quella a distanza. In Europa il mercato dell’Education Technology sta vivendo il suo boom, dai 6 miliardi di euro del 2019 si è passati ai 14 del 2020, arrivando oggi al valore di circa 17 miliardi di euro, con una previsione che va oltre i 51 entro il 2027.

Anche l’Italia sta assistendo ad una concreta rivoluzione dei modelli didattici che mettono in discussione l’insegnamento tradizionale. In questo scenario in costante evoluzione nasce la start up Prime Tutor, la piattaforma che offre servizi di tutoring e contenuti educativi on demand, fruibili in qualsiasi momento dagli studenti e strutturati sui programmi ministeriali delle scuole secondarie.

Spiega Davide Roncolini, founder di Prime Tutor: “A seguito del Report del Digital Economy Society Index si è visto come la pandemia abbia dato una grande spinta alla digitalizzazione della Comunità europea. In particolare si è riscontrato come ci siano ancora delle lacune da colmare, soprattutto le competenze digitali di ciascuno di noi, lo sviluppo delle Piccole e medie imprese e lo sviluppo della banda larga, in particolare il 5G”.

La grande innovazione offerta da Prime Tutor – dove lavora un team di 7 persone, tutti giovani professionisti tra i 25 e 40 anni – è la possibilità di scegliere materia e lezione accedendo ad un elenco di contenuti on demand 24/7, come se fossero film di una piattaforma di streaming.

Raffaele Gaito – Growth Coach: “C’è sempre più richiesta di avere dei momenti formativi per i propri team che siano quanto più orizzontali possibili. Non significa che la specializzazione non serve più; significa che ci siamo resi conto che a fianco alla verticalità è sempre meglio aggiungere delle competenze di contorno che ci consentono di adattarci velocemente in un mercato del lavoro estremamente dinamico e fluido”.

Attualmente Prime Tutor, per finanziare e perfezionare il suo ambizioso progetto, ha scelto la strada dell’equity crowdfunding, il cui obiettivo di 200mila euro è stato superato, grazie anche al contributo di coloro che hanno testato il servizio. Si tratta inoltre di una start up che si è costituita come Società Benefit, impegnandosi a devolvere parte dei suoi ricavi nella creazione di borse di studio da destinare ai corsi per studenti in difficoltà economiche e sociali.