Paola Marras Argomenti trattati
Elsa Fornero rivela che “adunate” come quelle a Pontida le fanno “paura”. L’ex ministro del Lavoro avverte quindi che Matteo Salvini sembra ormai “affetto da una sorta di delirio di onnipotenza” ed invita il vicepremier leghista ad “abbassare i toni”. Riguardo alla riforma delle pensioni, la Fornero dubita che Salvini riuscirà davvero a smontarla. Ed infatti il presidente dell’Inps Tito Boeri avverte che reintrodurre la “quota 100” potrebbe costare fino a 20 miliardi di euro.
Fornero: Salvini è un lupo
Dal palco di Pontida, Matteo Salvini torna ad attaccare Elsa Fornero, promettendo l’abolizione della sua riforma sulle pensioni. Il giorno dopo, ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’ex ministro del Lavoro e delle politiche sociali osserva prima di tutto che “non spetta al ministro dell’Interno” parlare di queste tematiche a meno che non voglia prendersi “la responsabilità di tutta l’azione di governo”. “Facessi parte del movimento alleato sarei un po’ preoccupata. – sottolinea – E lo sarei anche se fossi presidente del Consiglio”.
La Fornero ammette quindi che “adunate” come quelle a Pontida “con la conseguente esaltazione della personalità” le fanno “paura”. Pensando a Salvini, riflette infatti: “E’ affetto da una sorta di delirio di onnipotenza, pensa di poter risolvere tutti i problemi di tutti gli italiani, ma le persone nel Paese hanno spesso interessi contrapposti”. “Ora Salvini è al Governo, ha una responsabilità, – precisa – continua a dire cose ma ne fa molto meno”.
“E poi abbassasse i toni e la smettesse con la personalizzazione, se ne è capace” prosegue Elsa Fornero, avvertendo: “La sua anima è quella di un lupo, anche se si è travestito, in qualche occasione, da agnello”. Proprio per questo, confessa: “Salvini, come persona, non avrà mai il mio rispetto”. Riguardo alla riforma delle pensioni, l’ex ministro non ha dubbi: “Ha detto che la legge Fornero è da smontare, perché disumana, ma penso che dovrebbe provarci”.
Boeri: quota 100 costa troppo
Il vicepremier leghista, infatti, ha promesso come primo atto di reintrodurre la cosiddetta “quota 100” (ovvero la somma dell’età anagrafica più gli anni di contributi versati) per maturare l’assegno pensionistico. Tale provvedimento è inserito anche nel contratto di governo stipulato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ma a conti fatti sembra una misura impraticabile.
Nel corso della presentazione della relazione annuale dell’Inps il suo presidente, Tito Boeri, ha infatti ribadito che tale riforma potrebbe costare alle casse dello Stato “fino a 20 miliardi all’anno”. “Quota 100 con 64 anni minimi di età costa fino a 18 miliardi, che si riducono a 16 alzando il requisito anagrafico a 65 anni. – puntualizza – Quota 100 con 64 anni minimi di età e il mantenimento della legislazione vigente per quanto riguarda i requisiti di anzianità contributiva indipendenti dall’età costa invece fino a 8 miliardi”.
Inoltre, chiarisce Boeri, “ripristinando le pensioni di anzianità con quota 100 (o 41 anni di contributi) si avrebbero subito circa 750mila pensionati in più”. Il presidente dell’Inps quindi sottolinea: “Gli italiani sottostimano la quota di popolazione sopra i 65 anni e sovrastimano quella di immigrati e di persone con meno di 14 anni. – ribadendo – Il nostro Paese ha bisogno di aumentare l’immigrazione regolare”.
Salvini: Boeri vive su Marte
Non si è fatta attendere la replica di Matteo Salvini. “Servono più immigrati per pagare le pensioni… cancellare la legge Fornero costa troppo… servono più immigrati per fare i tanti lavori che gli italiani non vogliono più fare…” chiosa il vicepremier citando alcune dichiarazioni di Tito Boeri.
“Il presidente dell’Inps continua a fare politica, ignorando la voglia di lavorare (e di fare figli) di tantissimi italiani. – conclude – Dove vive, su Marte?”.
