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Foto di Mussolini nei bar: non è apologia del fascismo

Benito Mussolini

Esporre in pubblico nei pubblici esercizi, come i bar, la foto del Duce non è un reato ma una libera manifestazione del pensiero, seppur discutibile.

Esporre una foto di Benito Mussolini in pubblico, con tanto di citazione di una delle sue frasi, non può bastare per far configurare il reato di apologia del fascismo. Il Tribunale del Riesame di Ragusa chiarisce quindi che l’immagine del Duce può tornare appesa alla parete del bar Fucsia, dove era stata sequestrata circa un mese fa. Esporre la foto di Mussolini non è apologia del fascismo.

La foto di Mussolini nei bar

Non è apologia del fascismo mostrare in pubblico una foto di Benito Mussolini. A stabilirlo il tribunale del Riesame di Ragusa, che ha dissequestrato una immagine del Duce (nella classica posa dove mostra la celebre mascella “italiaca”) e l’ha restituita al suo legittimo proprietario. Circa un mese fa una cliente del bar Fucsia a Modica, in Sicilia, aveva infatti allertato i carabinieri quando ha visto esposta ad una parete la foto di Mussolini con sotto la scritta: “Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso amico che mi abbraccia”.

Quando scoppiato il caso, il titolare del bar, Giuseppe Spadaro, aveva chiarito che quell’espressione, citazione attribuita al Duce, non aveva per lui un carattere apologetico. Il gestore del locale infatti si era difeso spiegando che la frase semplicemente gli piaceva perché rappresentava un suo punto di vista. Motivazioni che devono aver convinto i giudici del Riesame, visto che nella sentenza di dissequestro dell’immagine hanno chiarito che in questa storia non si può ravvisare nemmeno “l’astratta considerabilità del reato di apologia del fascismo“.

Alla base della decisione il fatto che l’esposizione della foto di Mussolini è una forma, per quanto discutibile, di manifestazione del pensiero, che è un diritto costituzionalmente riconosciuto. Non si può quindi ravvisare un atto assimilabile alla ricostituzione del partito fascista. Nonostante la vittoria, il gestore del bar annuncia che non sa ancora se rimetterà “sulla parete la foto di Mussolini”. “Non ho simpatie politiche per nessuno. E di Mussolini so solo quello che mi raccontava mio nonno. – precisa – Penso solo al mio lavoro. Il mio locale è molto frequentato e non ho tempo per occuparmi di politica“.