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Franceschini: il ministro rilancia la passione per la lettura con uno spot in tv

Dario Franceschini

Presentato a Roma, il primo di tre spot a sostegno della lettura, a lanciare il progetto Dario Franceschini. "Dobbiamo aumentare il numero di persone che leggono libri nel nostro Paese".

Oggi a Roma è stato presentato il primo di tre spot a sostegno della lettura, realizzati dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che andrà in onda sulle tv nazionali accompagnato da altre iniziative che ogni emittente deciderà di fare. A lanciare questo progetto è stato il Ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini, spiegandone l’obbiettivo: “dobbiamo aumentare il numero di persone che leggono libri nel nostro Paese. Leggere un libro è un’emozione che cambia la vita e dobbiamo assolutamente fare in modo che le tv trasmettano questi valori”

Il precedente progetto

Il tentativo di portare la “lettura” in tv era già stato realizzato a dicembre scorso, quando, sempre a Roma, Franceschini ha presentato la serie televisiva “Una Biblioteca, un Libro”, sette documentari realizzati da Tv2000, dedicati ad altrettante biblioteche storiche italiane.

Protagoniste dei documentari furono: l’abbazia di Montecassino, la Nazionale centrale e l’Angelica di Roma, la Riccardiana di Firenze, la Malatestiana di Cesena, la Badia di Cava in provincia di Salerno e la biblioteca del Centro sperimentale di cinematografia. Architetture straordinarie e libri conservati al loro interno, insieme, che entrano nelle case degli italiani; un progetto simile a quello presentato oggi, Franceschini ha spiegato, infatti, che “Il libro non è multitasking. Lo spot sottolinea proprio quello spazio esclusivo per se, di lentezza preziosa“. Due progetti molto importanti, per “far conoscere un patrimonio di conoscenza, memoria e tesori inestimabili, trattato troppo male per troppo tempo“.

Il bilancio del suo mandato

Di questi tre anni da Ministro, Franceschini ha tirato le somme, parlando del bilancio della cultura “tornato dopo otto anni sopra i due miliardi di euro“, dell’Art Bonus “che ha portato oltre 4.250 mecenati a donare quasi 158 milioni di euro per circa 1.150 interventi“; della rivoluzione dei musei con l’arrivo dei direttori manager alle nuove assunzioni. Fino alle domeniche gratuite e al record dei luoghi della cultura statali, che nel 2016 hanno superato i 45,5 milioni di ingressi.