Il giornalista Francesco Spadaccia è morto a 31 anni dopo un malore alla camera ardente dello zio, la tragedia si si è consumata a Roma nella Sala Caduti di Nassirya allestita per l’ex segretario radicale con il malore di martedì 27 settembre, quando si stava dando l’estremo saluto civico all’ex segretario radicale Gianfranco Spadaccia, che era scomparso domenica scorsa.
Francesco Spadaccia morto nella camera ardente
I media spiegano che all’improvviso Francesco si è sentito male due giorni fa nella Sala Caduti di Nassirya presso il Senato. Proprio lì era stata allestita la camera ardente dell’ex segretario del Partito Radicale, lo zio Gianfranco, fratello di Giorgio, papà di Francesco. Il 31enne ha avuto un malore ed è stato portato via in barella, poi ricoverato fino all’esito fatale di oggi. Francesco Spadaccia era tra le altre cose socio della Federazione italiana dei diritti umani.
Il ricordo social dell’ex senatore Perduca
E proprio la stessa ha comunicato la notizia su Twitter del tragico decesso. Dal canto suo l’ex senatore Marco Perduca lo ricorda così sui social: “Negli anni era apparso e scomparso in varie associazioni radicali indipendentemente dalla presenza dello zio e del padre Giorgio che ci aveva lasciati 5 anni fa”. Particolarmente toccante il ricordo social di Sergio Rovasio: “Francesco era un ragazzo timido, con una sua unica e particolare ironia e simpatia, indescrivibili. Ci eravamo scritti recentemente e mi pare incredibile non poter più fare confronti con lui su quello che i militanti Radicali di Roma e non solo fanno tra di loro sulle gravi diversità di vedute dei propri percorsi”.