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Francia, Carrefour deve pagare 50mila euro per il suicidio di una dipendente

Carrefour

Un Carrefour in Francia finisce nella bufera e dovrà risarcire una dipendente che nel 2017 si è suicidata. Il legale della vittima non è soddisfatto.

Il noto supermercato Carrefour dovrà risarcire la famiglia di donna che si è suicidata. Il motivo? Nella lettera scritta prima del gesto estremo, la dipendente del supermercato ha detto chiaramente che l’ambiente di lavoro era tossico.

Un Carrefour nel centro della Francia dovrà risarcire una sua dipendente morta suicida

La vittima si chiama Viviane Monier, 46 anni, suicidatasi nel 2017 a causa delle condizioni di lavoro a cui era sottoposta presso il Carrefour di Thiers, nel dipartimento Puy-de-Dôme. Viviane aveva lavorato per 27 anni in quell’ipermercato e, dopo tanto tempo, non è riuscita più a reggere il peso delle molestie e dello stress. Nella sua lettera d’addio era stata chiara: si stava togliendo la vita a causa dell’ambiente professionale e le molestie morali che subiva di continuo.

La pena e le reazioni dei legali della famiglia di Viviane  

Oltre al Carrefour che dovrà risarcire la famiglia della vittima con 50.000 euro, le responsabilità cadono anche sulla manager di Viviane, per la quale sono stati chiesti 4 mesi di reclusioni per molestie morali e omicidio colposo. Dalla vicenda invece è stato assolto il direttore dell’impermercato di Thiers. I legali della famiglia di Viviane non hanno preso bene la sentenza ai danni del Carrefour. L’avvocato Clémence Marcelot ha definito 50.000 euro e 4 mesi di reclusione una pena ridicola, in quanto erano stati inizialmente richiesti 100.000 euro e 6 mesi di reclusione. Come si apprende da Fanpage, la famiglia di Viviane è delusa anche perchè in precedenza il tribunale aveva accusato il Carrefour di una colpa imperdonabile, parlando di episodi di ritorsione e favoritismo nei confronti dei dipendenti.