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Francia, profanata la tomba di Romy Schneider, l'indimenticabile Sissi

Romy è Sissi

Profanata nel piccolo cimitero di Boissy sans Avoir, vicino a Parigi , la tomba dell’attrice Romy Schneider, ricordata soprattutto per aver impersonato l’Imperatrice “Sissi”.

L’episodio

La tomba dell’indimenticabile Romy Schneider, la quale (suo malgrado) lega la propria fama soprattutto alla sua interpretazione nella zuccherosa trilogia cinematografica Anni Cinquanta sulla “principessa Sissi” (foto) – come tanto universalmente quanto erroneamente è conosciuta l’Imperatrice Elisabetta d’Austria, moglie di Francesco Giuseppe – è stata profanata. Qualcuno, durante il week-end, ha infatti “pensato bene” di rimuovere la lapide nel piccolo cimitero di Boissy sans Avoir, alle porte di Parigi, dove l’attrice austro-tedesca naturalizzata francese riposava. Il crimine è stato scoperto dai custodi del camposanto, i quali hanno comunque rassicurato sul fatto che i resti dell’illustre defunta siano rimasti al loro posto. Ora sono in corso le indagini per scoprire i responsabili e i motivi dell’atto vandalico.

La tomba dell'attrice

Successi e vita sfortunata di Romy Schneider

Romy in Ludwig

Romy Schneider, ricordata tra l’altro per il film “Ludwig” diretto da Luchino Visconti nel 1973 con protagonista Helmut Berger, nel quale aveva impersonato una più matura, realistica e drammatica Elisabetta d’Austria, e per il film “La piscina”, interpretato nel 1969 al fianco del grande amore della sua vita, Alain Delon – conosciuto nel 1958 sul set della pellicola romantica “L’amante pura”, sempre ambientata nell’epoca dell’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe -, non può dunque avere pace nemmeno da morta, dopo una vita le cui numerose sventure hanno portato a fare un inquietante parallelo con il personaggio storico da lei interpretato.

Romy Schneider e Alain Delon

Cresciuta con un padre nazista, l’attore Wolf Albach – Retty, che se ne andò presto di casa lasciando la madre di lei, l’attrice tedesca Magda Schneider – la quale, come ricorderemo, interpretò l’Arciduchessa Ludovica di Baviera, madre di Sissi, nella celeberrima trilogia e che, secondo la figlia, fu nientemeno che una delle amanti di Hitler –, Romy si trovò ad essere vittima di alcolismo e depressione. Tutto ciò dopo essere abbandonata da Alain Delon nel 1964 dopo una relazione quasi decennale, due matrimoni falliti – l’ultimo dei quali con il giornalista franco-italiano Daniel Biasini, da cui aveva avuto la figlia Sarah, che ha seguito professionalmente le orme della madre – e nel frattempo la tragica morte – infilzato da uno spuntone mentre scavalcava il cancello della nonna – del figlio 14enne David, avuto dal primo marito, il regista e attore Harry Meyen, che poi si sarebbe suicidato.

Romy e il figlio

E’ stato quindi osservato come la perdita di un figlio abbia accomunato Romy Schneider ad Elisabetta d’Austria, la quale, nella notte del 30 gennaio 1889, perse il suo unico figlio maschio ed erede al trono Rodolfo, probabilmente suicida con la sua giovane amante Marie Vetsera nel casino di caccia a Mayerling.

La Schnider aveva anche combattuto contro un tumore, che le era costata l’asportazione di un rene, prima di essere trovata esanime a soli 44 anni a seguito di un infarto nella casa parigina che divideva con il compagno, il produttore Laurent Petin, ma vista la vita che aveva vissuto, si ipotizzò anche il suicidio. La sua tomba, da cui come abbiamo detto è stata divelta la lapide, si trova accanto a quella del figlio dell’attrice.